COMUNICATO STAMPA:
Il Partito Comunista dei Lavoratori ritiene insostenibile il clima d’intimidazione nei confronti dei lavoratori delle cartiere.
Infatti la crisi devastante che sta investendo tutto il territorio fabrianese si “arricchisce” di una nuova “ciliegina sulla torta”, rappresentata dalla diffusione ed affissione in tutti i reparti ed uffici della Cartiere Miliani, di un presunto “modello comportamentale”, valido, naturalmente, solo per i lavoratori della nostra importante azienda locale (alla faccia della Costituzione). Il contenuto di tale documento, risulta inutile sottolinearlo, si ispira a criteri a dir poco fuorvianti e volti ad accentuare un clima di “terrorismo psicologico” contro i lavoratori, i quali (giova rammentarlo) sono gli unici artefici della momentanea salvezza delle Miliani. Ora invece si minacciano questi ultimi addirittura di “non rispondere male” al proprio capoufficio, pena gravi sanzioni disciplinari, al solo scopo di zittire quelli che l’azienda ritiene dei veri e propri “muli da soma” senza diritto di parola!
Il Partito Comuista dei Lavoratori si interroga sulle ragioni inquietanti per cui certi dirigenti-consulenti (artefici del degrado aziendale e strenui sostenitori sino a pochi anni fa del modello industriale monosettoriale e monofamiliare marchigiano), facciano continuo ricorso al clima di “mobbing” con il quale reprimono gli operai seri ed onesti che lavorano alle Cartiere. Perché questi signori non riconoscono invece il proprio fallimento manageriale e politico, con il quale hanno annientato la vecchia organizzazione del lavoro delle Miliani, creando le premesse di un futuro difficile per l’unica azienda fabrianese scampata provvisoriamente dal declino di tutto il distretto industriale locale.
Forse è giunta l’ora che alcuni “ordini di servizio di altra epoca” siano utilizzati non contro le maestranze ma nei confronti degli pseudo-dirigenti delle Miliani.
Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione Provincia di Ancona
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