14/12/11

Chiudere Casapound, chiudere tutti i covi fascisti

I fatti di oggi a Firenze non sono opera di un pazzo ma un atto di razzismo di matrice fascista. L'assassino è un noto militante di Casapound, organizzazione neofascista che da circa due anni ha aperto una sede a Firenze, famoso per i suoi deliri razzisti e xenofobi. Il movimento antifascista fiorentino è da anni che si batte per la chiusura di tutti i covi fascisti in città, covi da dove si diffondono idee fasciste e razziste.

La battaglia antifascista è costata cara al movimento, decine di perquisizioni, denunce ed arresti, per aver combattuto questa piaga che si stava diffondendo nella nostra città.

Ormai è troppo tardi per versare lacrime di coccodrillo, le istituzioni fiorentine sono complici di quanto è successo, sia per non aver impedito l'apertura delle sedi di Casaggi, Casapound, Forza Nuova, La fenice, ecc sia per averle protette in questi anni di mobilitazione. Esponenti della maggioranza di centrosinistra hanno anche partecipato più volte alle loro iniziative. Bisogna anche sfatare il tabù, ormai dilagato anche a sinistra e tra i sinceri democratici, che tutti hanno diritto di parola. Questi topi di fogna non hanno diritto di parola, a loro è stato tolto il 25 aprile del 1945 e non possiamo permettere che gli venga restituito.

Denunciamo anche il ruolo del PDL che oltre a proteggere questi topi di fogna li foraggia con soldi, aiuti istituzionali e sedi, li candida come indipendenti in vari comuni della Toscana (per esempio a Figline dove è stato eletto un consigliere di Casapound nelle liste del PDL) e cerca accordi per le prossime elezioni politiche.

I fatti di oggi ci dimostrano che la battaglia antifascista, sopratutto in un momento di grave crisi economica, è non solo attuale ma necessaria. Invitiamo tutti i militanti della sinistra fiorentina, i lavoratori, i giovani, gli studenti e sopratutto gli immigrati ad intraprendere una lotta per chiudere tutte le sedi fasciste.

Solidarietà alla comunità senegalese

Chiudere Casapound, Casaggi e tutti i covi fascisti

Antifascismo militante

Partito Comunista dei Lavoratori
Sezione Olga Valdambrini Firenze


Il loro nome: Samb Modou, Diop Mor

E’ razzismo anche questo. Per tutto il giorno e tutta la sera erano solo vucumprà, ambulanti di colore, immigrati senegalesi, malavitosi di colore uccisi per un regolamento di conti.
E’ stata a loro negata anche la dignità di un nome.
Il 13 dicembre di Firenze è stata una strage fascista. L’ assassino era un noto militante di Casa Pound presente ad ogni udienza del processo in corso nei mesi scorsi a Pistoia contro gli antifascisti toscani accusati di aver devastato un circolo dell’ organizzazione fascista. Nessuna giustificazione e nessuna assoluzione deve essere concessa a questo lucido assassino che si è ucciso mentre in fuga e braccato non aveva più possibilità di farla franca. Sociologi e politologi ci hanno bombardato per ore parlando di follia e di mente malata. Il vero responsabile di questa strage è ancora una volta il capitalismo e tutte le sue degenerazioni. Il capo espiatorio della feroce crisi capitalistica diventa l’ anello più debole della catena: quello più vilipeso,sfruttato e ricattato. Il migrante sia esso uno zingaro, un ambulante senegalese, un uomo i fuga dai teatri delle guerre imperialiste.
Ancora una volta viene utilizzato il terrore omicida per fermare la possibile risposta di classe all’ attacco che la borghesia internazionale sta sferrando contro le classi subalterne.
L’ unica risposta possibile ed efficace è l’ organizzazione diffusa delle lotte contro il capitalismo con la direzione dei lavoratori e del movimento operaio in particolare, che ricostruisca una coscienza e una forte solidarietà di classe. Dopo il 12 dicembre del 1969 i lavoratori hanno fermato la svolta reazionaria anticomunista.
Oggi 14 dicembre 2011 il compito prioritario dei compagni del Partito Comunista dei Lavoratori è quello di ricostruire il tessuto solidale di lotta che si è deteriorato. I fratelli senegalesi uccisi barbaramente a Firenze avranno giustizia attraverso il nostro operato di propaganda anticapitalista e di solidarietà giorno dopo giorno,nei quartieri e nelle fabbriche. Solo in questo modo non saranno mai dimenticati.

Ruggero Rognoni
Coordinamento PC Lavoratori della Toscana

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