23/03/09

Cerreto d'Esi: è necessario invertire la rotta

Da "Cafè Revolution" il giornalino di Cerreto d'Esi
A Cerreto d’Esi le politiche sociali sono state del tutto dimenticate dalle amministrazioni, visto che un tema così importante viene solamente usato in campagna elettorale per riempire i depliant del programma.
Non basta convertire la casa albergo in casa protetta, istituire l’università degli adulti o finanziare il cag, per far si che un paese allo sfascio come il nostro rifiorisca. Drammatico pensare che a Cerreto vada tutto bene quando vediamo un razzismo latente, una situazione giovanile drammatica, gli anziani della casa albergo segregati nel castello come suore di “clausura” perché alle sette di sera il cancello già è chiuso, un palazzetto di nuova costruzione che non è aperto a tutti i cittadini nonostante siano loro a doverlo pagare, un asilo nido con rette da capogiro etc..
Noi non promettiamo chissà che ma vorremmo solo che il paese si risvegli da un lungo sonno che l’economia locale e i suoi potentati hanno sempre voluto per i loro lavoratori,dove gli stessi, lavorando da una vita per gli industriali locali, stanno pagando in prima persona gli errori fatti da quei potentati che da oltre trent’anni hanno solo voluto che il benessere fosse volto solo dalla loro parte; quindi noi come sempre rivendichiamo il diritto di contrastare queste ingiustizie attraverso una politica che ridistribuisca le ricchezze a chi non ha potuto godere dei tanti sacrifici fatti in questi anni.
Questa guerra tra poveri cesserà solo quando le future amministrazioni metteranno al centro della politica la vita sociale dei cittadini. Il sociale sarà il punto principale del nostro programma, mettendo come una delle tante priorità la tassazione dei grandi beni privati di quella fascia sociale che usufruisce dei servizi dello Stato dimenticando che il loro contributo non può essere alla pari o leggermente superiori a quello dei cittadini che sono semplici lavoratori. Un esempio può essere quello di mettere le rette dell’asilo nido e della casa albergo rapportate al reddito percepito, poiché non è concepibile che ad es. la quota mensile dell’asilo nido comunale , di circa 250 Euro possa essere erogata in egual misura sia da un operaio con uno stipendio di 1000 Euro che da un imprenditore con un reddito di milioni d’Euro. Togliere se ci sono ancora, i finanziamenti pubblici alle scuole cattoliche e private, per far si che tali fondi vengano utilizzati per aiutare le fasce più deboli o dirottarli per potenziare le scuole pubbliche. Fondamentale è rivedere il regolamento della casa albergo, garantendo agli ospiti che se un mese o più si trovassero in difficoltà economica, i loro risparmi non verranno pignorati dal Comune come invece espresso esplicitamente nell’attuale regolamento. Cerreto vanta poi la presenza del maggior numero di cittadini provenienti da molti paesi del mondo, ma secondo noi, nulla è stato fatto per integrare queste persone in altre attività che non siano solo di sfruttamento lavorativo. Si potrebbero anche creare delle squadre amatoriali di calcio o altri sport, dove le varie culture si ritrovino e si conoscano anche divertendosi, visto che se non erro, presso il campo di calcetto quasi tutte le settimane i cittadini di altre popolazioni si ritrovano per giocare. Quindi perché non coinvolgerli aprendo il palazzetto anche a tutti i cittadini, ritagliando degli spazi settimanali non solo ad associazioni riconosciute? Altra cosa fondamentale è incentivare e stimolare la fascia giovanile e non solo nel creare degli spazi autogestiti dove potersi esprimere liberamente in iniziative che coinvolgano l’intera comunità, in concerti, feste, teatro .., creando così un confronto intergenerazionale. Un’ altra idea potrebbe essere istituire delle cantine permanenti tipo quelle della festa dell’Uva da aprirsi più volte all’ anno a seconda delle esigenze e delle ricorrenze.
Non tralasciamo che di primaria importanza sarà fronteggiare la gravissima crisi economica e sociale che ci sta colpendo dimenticata invece dalle attuali classi politiche dominanti. Contrastando con tutte le forze a disposizione di un Comune la delocalizzazione del lavoro e nei confronti di quelle persone che rischiano di perdere la casa, non potendo non potendo più pagare mutui o affitti, garantire aiuti economici; convertendo gli stabilimenti chiusi in altre forme di lavoro interamente gestite dai lavoratori con il contributo dello Stato; incentivando l’agricoltura attraverso la possibilità di acquistare direttamente dal produttore ( mercato agricolo permanente e filiera corta); valorizzando il nostro territorio con nuove attività turistiche (agriturismi, ostello della gioventù), questi saranno alcuni dei tanti punti che presenteremo ai nostri cittadini nel nostro programma elettorale. Cercheremo di rompere quegli schemi che finora hanno portato la politica ad essere subalterna e complice ai poteri forti, riportando al centro di tutto, non gli interessi privati, ma la vita democratica e collettiva di questo paese, ribadendo che la politica è uno strumento per il bene di tutti e non di pochi.
Marco Zamparini

1 commento:

Anonimo ha detto...

compagnie. organizzate qualcosa a falconara a parte l'estrema destra al governo . qua non c'è piu la sinistra.un po c'è, ma non fa