11/03/09

Appennino, no alla crisi, si al lavoro

Il Partito Comunista dei Lavoratori partecipera' alla manifestazione "appennino no alla crisi si al lavoro" di domenica 15 marzo a Gualdo Tadino. Coscienti dell'importanza dell'appuntamento ci auguriamo che sia una vera manifestazione di popolo e chiediamo agli amministratori e ai politici locali in cerca di reincarico che abbiano la compiacenza di non trasformarla nella solita passerella pre-elettorale. Speriamo inoltre che le organizzazioni sindacali che hanno indetto la manifestazione evitino il solito "pianto" e la solita richiesta generica di sovvenzioni pubbliche, aspettiamo da esse proposte e soluzioni concrete. La crisi economica della fascia appenninica è essenzialmente la crisi della Antonio Merloni, azienda per la quale si attende un piano industriale che la rilanci. Considerando che i concorrenti della AM hanno da tempo delocalizzato e vista la forte esposizione debitoria crediamo che realisticamente nessun piano di rilancio sia possibile. I commissari potranno al massimo cedere quei rami d'azienda ancora appetibili sul mercato degli speculatori cosi' da ripianare l'esposizione nei confronti delle banche. Tutti gli altri siti produttivi saranno destinati a diventare cattedrali nel deserto della mala gestione e della mala amministrazione. Il PCL, nella sua indipendenza, aderisce alla manifestazione con una propria piattaforma: chiediamo che la AM venga nazionalizzata senza indennizzo per la proprieta' e sotto il controllo dei lavoratori e proponiamo che venga riconvertita con soldi pubblici, per esempio nella produzione di pannelli fotovoltaici. Sappiamo che giace in parlamento una proposta di legge che incentiva la sostituzione delle centinaia di migliaia di metri quadri di tetti di capannoni industriali fatti col pericoloso eternit con pannelli fotovoltaici. Basta con il sostegno e il salvataggio di aziende private con i soldi dei contribuenti, lo Stato torni ad avere una sua industria pubblica!
PartitoComunista dei Lavoratori

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