25/06/15

Intervento della compagna Alessandra Pierosara del PCL al direttivo provinciale Fillea cgil Ancona area "sindacatoèunaltracosa" per conferenza organizzativa

È vero che la conferenza di organizzazione non decide cosa farà la Cgil nei prossimi mesi, ma tra le righe si capisce qual'è la linea che seguirà: quella concertiva e non conflittuale. Sono contraria a quanto scritto nel documento per la conferenza di organizzazione perché di fatto smobilita tutto il potenziale di lotta messo in campo in occasione dello sciopero del 12 Dicembre, senza dare alcuna continuità di azione che abbia come primo obiettivo la cacciata del governo Renzi, il ripristino e l'estensione dell'Articolo 18, il ripudio di tutte le leggi di precarizzazione del lavoro e della riforma sulle pensioni, la legge Fornero. Almeno si potrebbe iniziare a promuovere e a raccogliere le firme per il referendum abrogativo del Jobs Act, anche se lo stesso sarà possibile solo nel 2017, sarebbe già qualcosa. Trovo inoltre negativo e scarsamente democratico il fatto che le beghe tra maggioranza ed emendatari siano state scritte nero su bianco proprio nel documento, anche se non in modo esplicito, soprattutto perché dopo le elezioni RLS in FCA se c'è un modello sindacale che si è rivelato vincente questo è quello della FIOM. Ad esempio alla FCA di Termoli, dove per la prima volta è stata eletta una donna, Stefania Fantauzzi dell'area "Il sindacato è un'altra cosa". Non si parla invece dell'istituzione di una cassa di resistenza nazionale, che tanto sarebbe utile nelle lotte e nelle vertenze. Ad esempio nell'azienda nella quale lavoravo, dove molti sono stati costretti a firmare la mobilità volontaria perchè in ristrettezze, e per avere una copertura salariale nel più breve tempo possibile. Un nuovo statuto dei lavoratori? Forse peggiorativo di quello precedente? Il ripristino del vecchio Statuto dei lavoratori, questo si che ci vorrebbe per la sopravvivenza dell'organizzazione, per far si che sia di nuovo possibile fare attività sindacale, quando ormai la totale ricattabilità, la possibilità di essere spiato e demansionato non lo consentono più. Da qualche dirigente di questa categoria ci era stato detto che la battaglia si sarebbe combattuta durante la stesura dei decreti attuativi, che nelle commissioni ci sarebbero stati dei compagni, gente che avrebbe combattuto per i diritti di tutti i lavoratori, ma che di fatto ha solo ratificato i voleri di Confindustria e di tutti i potentati da Renzi rappresentati.

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