Fabriano, 08 giugno 2013
A tutti gli organi di stampa e informazione
della Regione Marche
COMUNICATO STAMPA:
Vedere
sfilare per Fabriano i neofascisti inneggianti il duce, nella piena legittimità
di agire è un insulto per chi ha dato la vita per liberare l’Italia dal
nazi-fascismo.
Le camicie nere, le stesse che davano fuoco alle
Camere del Lavoro e picchiavano gli operai in assemblea, oggi tentano di
riciclarsi con nuove maschere, a volte istituzionali, cercando di legalizzare
aggressioni, razzismo e propaganda fascista e portandoci inconsapevolmente a
ripercorrere i meandri più bui della storia.
La
lotta di resistenza venne affrontata con spirito rivoluzionario dalle brigate
comuniste e socialiste nonostante non potessero godere, proprio per quella loro
impostazione politica, di rifornimenti e seri aiuti militari e logistici degli
“Alleati”. Compagni partigiani che nonostante il loro sacrificio di sangue e
sudore sono stati traditi dalle dirigenze dell'allora Partito Comunista
Italiano, che secondo i dettami stalinisti rinunciò alla prospettiva
rivoluzionaria per inserirsi all'interno delle dinamiche interclassiste con i
partiti liberali, socialdemocratici e democristiani per la costruzione di un
Repubblica Costituzionale Borghese e consegnando il Paese alla DC, alla Mafia,
al Capitalismo più becero.
La Resistenza non è finita
il 25 aprile di quasi 70 anni fa, ma che dura ancora oggi e durerà finché
l'Italia non sarà quella che volevano i partigiani: libera da fascisti, mafiosi
e sfruttatori, quindi libera da gran parte dei “poltronieri” di casa nostra.
Nessuna agibilità politica ai fascisti, per un
fronte unico antifascista!
Per una sollevazione operaia e popolare contro la crisi che miri a costruire quella coscienza da contrapporre a questa ideologia dominante che nel momento della sua massima debolezza, sferra un’autentica lotta di classe contro i lavoratori e la stragrande maggioranza della popolazione approfittando dell’incapacità di costruire un muro che fermi questa valanga che ci viene addosso. Un popolo ignorante si governa, un popolo intelligente si ribella.
Per una sollevazione operaia e popolare contro la crisi che miri a costruire quella coscienza da contrapporre a questa ideologia dominante che nel momento della sua massima debolezza, sferra un’autentica lotta di classe contro i lavoratori e la stragrande maggioranza della popolazione approfittando dell’incapacità di costruire un muro che fermi questa valanga che ci viene addosso. Un popolo ignorante si governa, un popolo intelligente si ribella.
Primo
Levi scriveva: “Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori
dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la
capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti
modi, non necessariamente col terrore dell’intimidazione poliziesca, ma anche
negando o distorcendo l’informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la
scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui
regnava sovrano l’ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati
riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti”.
Per la rivoluzione, per un governo dei lavoratori!
Con
preghiera di massima diffusione
Partito Comunista dei
Lavoratori
Coordinamento Provinciale Ancona
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