Altro che “democratici”.
Il Movimento 5 Stelle ha depositato il proprio disegno di legge
sulla riforma della legge
elettorale ( ddl n.452). Tranne l'introduzione di un voto di
preferenza e l'estensione dei criteri
di incandidabilità, il ddl ripropone integralmente la legge
porcata oggi vigente: ossia
l'assegnazione della maggioranza assoluta dei seggi della Camera (
il 55%) per chi ha riportato
la maggioranza relativa dei voti ( il 25%, o anche meno).
La ragione è semplice: il M5S punta al proprio monopolio di
governo, e l'attuale legge
elettorale reazionaria è considerata la scorciatoia migliore per
conquistarlo.
I cultori della tesi di un M5S “di sinistra” e “progressista” sono
smentiti per l'ennesima volta dai fatti.
A tutti diciamo: meditate..
A tutti diciamo: meditate..
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
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