07/07/11

Fabriano: rifondare il vecchio PCI ? No, grazie!

A tutti gli organi di stampa e informazione
della Regione Marche

COMUNICATO STAMPA:
Il convegno che si terrà a Fabriano il 9 luglio, in cui verrà presentato un “testo storico” riguardante la storia del comunismo italiano, nasconde in realtà un presunto progetto politico volto alla riesumazione del vecchio P.C.I, anche nella città di Fabriano.

Questa operazione costituisce un grande inganno ai danni dei tanti comunisti onesti che vivono anche nel territorio fabrianese.

Oltre alla critica politica sul rilanciare un nuovo PCI invece di costruire un nuovo partito di sinistra, di massa ed anticapitalista, è da notare come i personaggi che presiedono tale “manifestazione”, facciano registrare la reale connivenza tra gli stessi e il grande padronato marchigiano, l’alta finanza e certi “poteri forti”, con i quali questi pseudo-comunisti hanno governato per decenni in tutta la regione.

Il Partito Comunista dei Lavoratori, oltre a denunciare questa subdola operazione politica, esprime inoltre il suo dissenso nei riguardi della scelta di alcuni giovani del Centro Sociale Coaf di Fabriano (non tutti, per fortuna!) di fare ingresso in S.E.L., che rappresenta l’inizio devastante di un processo trasformista e governista, con il quale si vuole eliminare qualsiasi alternativa politica a Fabriano, ingabbiando le opposizioni nelle solite mega coalizioni di centrosinistra, facilmente manovrabili dal padronato fabrianese.


Con preghiera di massima diffusione

Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento regionale Marche

2 commenti:

Anonimo ha detto...

grazie dell'articolo

Anonimo ha detto...

Tra i ragazzi del Fabbri (e non Coaf)che, pur svolgendo un ruolo attivo nella gestione del centro sociale, sono tessrati a Sel di Fabriano il numero è limitato a 2. Ovvio che vi è una preoccupazione che le lotte di questi ragazzi non si colleghino ad un progetto politico, ma questo è già realtà di Fabriano e in una buona parte del movimento delle Komunità Resistenti delle Marche (vedi appoggio, di alcuni centri sociali, a Spacca nelle ultime regionali.