29/08/12

Comunicato sul massacro dei minatori sudafricani

 
Il Partito Comunista dei Lavoratori esprime il suo dolore e la sua piena solidarietà con i minatori sudafricani vigliaccamente massacrati dalla polizia del regime “progressista” dell'African National Congress, sostenuto dagli stalinisti del sedicente Partito Comunista Sudafricano, mentre lottavano per le loro giuste rivendicazioni contro la multinazionale inglese Lonmin.
Il massacro di Marikana indica chiaramente la natura del regime sudafricano e della sua “rivoluzione arcobaleno”. Le masse del paese hanno conquistato, con una eroica lotta di molti decenni, la fine dell'apartheid e le libertà democratiche formali, ma dal punto di vista dell'oppressione e dello sfruttamento dei lavoratori nulla è cambiato. Lo stato multienico resta al servizio delle grandi multinazionali.
La natura reale dei regimi progressisti, prodotto di rivoluzioni puramente “democratiche”, cui si inchina la sinistra “radicale” in Italia e nel mondo, è ovunque analogo. Morales in Bolivia attacca il sindacati operai, Chavez in Venezuale la sinistra sindacale classista, Ollanta in Perù i contadini poveri e la lista potrebbe continuare.
Solo una vera rivoluzione socialista può liberare realmente i lavoratori e le masse povere dallo sfruttamento e dall'oppressione di un capitalismo rapace, difeso con ogni mezzo dai governi, sia che siano reazionari, liberali o progressisti.
E' la battaglia in cui è impegnato il PCL insieme alle organizzazioni trotskiste in tutto il modo, Sudafrica incluso.
Partito Comunista dei Lavoratori

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