05/12/15

COMUNICATO PCL: PD DI CERRETO d' ESI CI SEI O CI FAI???



Come è ormai noto a tutti, la possibilità dell'imminente chiusura del reparto nascite dell'ospedale di Fabriano non è altro che la cartina tornasole della vera natura politica del governo regionale e nazionale sempre più legato alle istanze della borghesia ,dei capitalisti e dei loro potentati,tutto a discapito della classe lavoratrice dei precari e dei disoccupati. La volontà di smembrare la sanità pubblica a favore di quella privata è ormai un atto politico inequivocabile del partito di Renzi che, in oltre, al posto di salvare i posti di lavoro e proteggere le fabbriche dai processi di delocalizzazione, regala soldi, decreti legge,finanziare a favore delle banche e di Confindustria e a tutti quegli apparati burocratici servi del padronato e schiavi del profitto. La giusta indignazione e la mobilitazione popolare che si sta creando intorno a questa vicenda rischia però di essere ridicolizzata e denigrata per colpa di certi personaggi politici strettamente legati agli artefici di questo ennesimo possibile disastro che trova l’apice del suo controsenso nella foto dei sindaci, riuniti ad un tavolo, che per la maggioranza sono espressione unilaterale delle scelte del governo regionale di centro-sinistra primo attore ed artefice della desertificazione lavorativa e sociale che sta devastando il nostro territorio colpevole della probabile chiusura del reparto nascite dell’ospedale fabrianese. Chi ora grida allo scandalo ed invita all’opposizione contro questa scelta,per la maggior parte dei casi grida contro il proprio riferimento politico, grida contro il proprio governo regionale grida contro la propria scuola e cultura. Da un lato con molta ironia, dall’altro con una certa preoccupazione la domanda  nasce spontanea: ci siete o ci fate??? Ci rivolgiamo sopratutto a quel “genio” che ha scritto il comunicato della sez locale dei democratici di Cerreto d’Esi che ancora una volta accusa una certa sottocultura politica, poca onestà, che fa emergere la totale subordinazione  a quei poteri da lui sostenuti ai quali ora sembrerebbe voler fare la guerra. Ricordiamo a questo signore che la volontà di tagliare una parte dell’ospedale Profili è stata presa dalla passata giunta regionale guidata dal ex governatore Spacca  per anni esponente numero uno della classe dirigente del Pd eletto  con il consenso anche dei simpatizzanti presenti nel nostro comune. Normalmente in  una situazione sana, chi non dovesse più riconoscersi in scelte cosi profonde e strategiche, dovrebbe, come minimo, fare autocritica e “abbandonare” quel contenitore politico non più condivisibile. Sappiamo però che a certi livelli pensare in tal senso non è conveniente e produttivo!!! Preso atto di tale visione ,nel comunicato piddino, vi è una critica alla latitanza del Sindaco Porcarelli, alla maggioranza e anche ai gruppi consiliari della minoranze per non aver partecipato al tavolo promosso dai sindaci compromessi con l’azione del governo regionale. Come PCL ci limitiamo a dire e a spiegare, a chi fa finta di non capire, che per la nostra organizzazione politica la linea guida da seguire è una sola: in presenza di un possibile conflitto sociale contro la borghesia,la condizione prioritaria è la costruzione di un fronte unico di lotta con tutti quei soggetti che ripudiano e si contrappongono alle politiche capitalistiche dei governi borghesi di centro-destra e centro-sinistra, pur rispettando le diverse impostazioni politiche e partitiche ma che comunque si confrontano nel campo dell’anti imperialismo che per quanto ci riguarda mai potrà mischiarsi e confondersi con riformisti e social democratici. La nostra priorità è la costruzione di un possibile confronto che porti alla costruzione del governo dei lavoratori su scala nazionale ed internazionale. Ciò non significa che non saremo presenti in piazza per contrapporci alla chiusura del reparto nascite dell’ospedale di Fabriano,ma lo faremo con la nostra proposta politica che mai ci porterà a confonderci con i finti amici del popolo che da troppo tempo predicano male e razzolano ancora peggio e si sono venduti per quattro denari. Chi definisce il problema “trasversale a tutte le forze politiche presenti sul territorio come possibile atto di soluzione al problema”,noi rispondiamo che solo la contrapposizione al potere per mano dei lavoratori,degli studenti,delle fasce più deboli del nostro tessuto sociale può in maniera unitaria e compatta estirpare il problema alla radice e cioè: la caduta degli interessi politici  finanziari legati ai poteri privati che sono il cancro del nostro territorio per eccellenza. Il PCL lavora e si impegnerà per costruire e far crescere questa impostazione e visione politica,la sola necessaria per una vita dignitosa ,per la tutela dei diritti, e per l’abbattimento del sistema capitalistico.

PCL sez Ancona
Nucleo Cerreto d’Esi

Nessun commento: