L' annunciata
disponibilità di SEL verso un governo Renzi, in questa stessa
legislatura, chiarisce una volta di più la sua subalterneità al PD.
Chiamare “di scopo” quel governo può forse servire come foglia di fico
agli occhi della propria base. Ma non può cancellare la sostanza. Un
governo Renzi, quale che possa essere la sua durata, gestirebbe la
continuità dell'amministrazione corrente delle politiche sociali
dominanti: quelle che il PD ha votato e gestito assieme a Berlusconi,
prima con Monti e poi con Letta/Alfano, e che l'”opposizione” di SEL ha
formalmente contestato. Incluse le politiche dei tagli, della
precarizzazione del lavoro, delle regalie finanziarie a banche e
imprese.
Un governo Renzi con ministri SEL, in questa legislatura, sarebbe “di scopo” solo in un senso: servirebbe a Renzi per inaugurare l'agognata Presidenza del Consiglio, e a Sel per prenotare la propria ricollocazione nel Centrosinistra per la prossima legislatura.
Un governo Renzi con ministri SEL, in questa legislatura, sarebbe “di scopo” solo in un senso: servirebbe a Renzi per inaugurare l'agognata Presidenza del Consiglio, e a Sel per prenotare la propria ricollocazione nel Centrosinistra per la prossima legislatura.
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