23/01/16

CERRETO D' ESI:TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE!!!



La corte dei conti sezione regionale di controllo per le Marche, ha mandato al nostro comune il rendiconto di esercizio inerente all’anno 2013. In linea di massima le sezioni regionali di controllo della corte dei conti esaminano i bilanci preventivi e i rendiconti consuntivi degli enti locali, in base agli obbiettivi annuali posti dal patto di stabilità, si esprimono sulla sostenibilità dell’indebitamento, l’assenza di irregolarità , la mancata copertura di spese, l’accertamento di squilibri economico-finanziari. Alla fine del suo operato comunica  agli enti locali il rendiconto  e le misure da adottare per sostenere in futuro l’ente. La stessa corte dei conti non ha evidenziato irregolarità contabili,tuttavia sono emersi profili critici. In sintesi cercheremo di evidenziare i punti salienti di questa relazione che comunque dovrà essere pubblicato sul sito ufficiale del nostro comune, quindi chi volesse potrà a breve visionare la versione integrale. In primis c’è da dire che le entrate straordinarie hanno uno scarso indice di riscossione per cui l’evasione fiscale nel nostro comune è molto alta. La corte dei conti segnala  all’amministrazione la presenza di alcuni profili critici che potenzialmente possono pregiudicare l’equilibrio economico-finanziario dell’Ente negli esercizi futuri. Infatti, una parte significativa delle spese correnti è stata finanziata attraverso le entrate correnti straordinarie ( violazioni codice della strada, oneri di urbanizzazione..).Queste entrate sono state riscosse con molta lentezza in parte per la crisi economica e in parte per negligenza dell’Ente. L’utilizzo delle entrate straordinarie comporta rischi di equilibrio a medio e lungo termine. Se il contributo straordinario venisse a mancare l’Ente avrebbe un grave squilibrio di competenza. Nel biennio 2013-2014 c’è stata una significativa crisi di liquidità di cassa, testimoniato dal fatto che si è ricorsi all’anticipazione di tesoreria e che al termine del periodo l’Ente non è riuscito a restituirlo. Inoltre, analizzando il livello di indebitamento lo stock del debito di 7.975.867,28 rappresentava il 195,81% del totale delle entrate correnti di 4.073.359,49 e si collocava ben al di sopra del 150% stabilito dalla legge. Quindi l’elevato livello di indebitamento riscontrato rappresenta un fattore di criticità per gli equilibri di bilancio in quanto riducono insieme all’anticipo di tesoreria gli spazi della spesa discrezionale. Si riscontrava per di più che nel 2012 e nel 2013 il comune aveva acceso altri nuovi mutui nonostante già la difficile situazione. Inoltre, in questo periodo di governo Alessandroni nel bilancio oltre la riscossione delle violazioni del codice della strada ha posto anche la voce della vendita di 22 cappelle cimiteriali rimaste invendute e anche la vendita di azioni nella società  partecipata  AnconAmbiente. Tutte queste cifre sono poi scomparse nel rendiconto del 2014. Questo modo di procedere non è in linea con le norme stabilite dal Tuel in materia di accertamento delle entrate. Ne deriva che gli accertamenti delle entrate di cui trattasi si sarebbero dovuti registrare sulla base di specifici contratti di compravendita, invece il Comune ha omesso di vincolare l’importo corrispondente al saldo positivo dell’operazione di cancellazione dei residui attivi e passivi della gestione vincolata. Quindi tutto questo risulta un disavanzo e l’amministrazione è dovuta a rispettare  delle specifiche misure. Questo disavanzo deve essere specificato  come tale nel primo esercizio di bilancio e vanno adottate tutte le manovre possibili per cercare di riportare l’equilibrio economico, e non come successo che è scomparso portando comunque delle ripercussioni sulla situazione di cassa. D’ora in poi la corte dei conti raccomanda che l’assunzione di nuovi mutui dovrebbe essere vagliata alla luce di una preventiva analisi di sostenibilità economica e finanziaria dell’indebitamento prescindendo dall’utilizzo di  risorse straordinarie. Quest’ultime pertanto devono essere finalizzate esclusivamente al finanziamento di spese aventi analoga natura. Inoltre evidenzia di assicurare  la puntuale rilevazione delle movimentazioni di cassa e di monitorare i flussi delle riscossioni e dei pagamenti per riportare l’equilibrio.
Allora detto questo quello che noi diciamo da tempo non è frutto di un’ideologia o di una volontà recondita di dover remare contro corrente a tutti i costi, ma è frutto di un attenta analisi che da tempo cerchiamo di porre al vaglio degli altri consiglieri comunali, avendo più volte riferito sulla difficile situazione di cassa e cercando in ben due occasioni di porre l’attenzione sulla necessità di una commissione d’indagine che evidenzi una volta per tutte se ci sono delle responsabilità, a cosa sono dovute e a chi sono imputabili. Non è che dobbiamo mettere per forza qualcun alla gogna, ma signori le carte ci cominciano a dar ragione, che nelle passate amministrazioni delle negligenze gravi ci sono state. Se ci sono un centinaio di mutui accesi perché nessuno si è fermato nonostante la difficile situazione e nonostante fosse difficile reperire liquidità? Come mai nessun funzionario ha posto un alt agli amministratori? Come mai anche se evinto nel documento, ad oggi non esiste nessun ente preposto per la riscossione dell’evasione e si continua a prendere l’anticipo di tesoreria per fronteggiare l’indebitamento? Detto questo è evidente a tutti che se mancano i soldi, e ad oggi c’è un buco di circa 300.000, delle responsabilità ci devono pur essere. Cittadini chi ha fatto il debito lo deve pagare, opponiamoci con forza a questo modo clientelare di fare politica, non possono sempre essere i soliti a pagare per coprire gli errori commessi dai passati amministratori. Dobbiamo fare i complimenti alla vecchia amministrazione Alessandroni per questa situazione disastrosa che ci ha lasciato e confidiamo che i suoi seguaci compreso il PD fautore e complice che lo ha sostenuto per un decennio, qualche domandina adesso comincino a porsela!!

PCL Nucleo Montano sez Ancona

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