Il Partito comunista dei lavoratori parteciperà alla manifestazione nazionale del 19 settembre a difesa delle libertà di informazione. Lo annuncia Marco Ferrando del Partito comunista dei lavoratori, secondo il quale «l’attacco di Berlusconi ad ogni opposizione e critica, attraverso la clava dei propri strumenti mediatici, ha un solo scopo: consolidare il proprio potere per poi trattare eventualmente da una posizione di forza con avversari e alleati». «È la conferma delle tendenze bonapartiste del governo più reazionario che l’Italia abbia conosciuto dal 1960 -attacca- Ogni ulteriore rafforzamento di questo governo avrebbe ricadute tanto più negative per il movimento operaio e le lotte sociali, su cui non a caso Berlusconi pretende il silenzio». «Per questo il Pcl propone a tutte le sinistre politiche, sindacali, di movimento, l’obiettivo di fondo della cacciata del governo Berlusconi attraverso l’unificazione e radicalizzazione della mobilitazione operaia e popolare: l’unica forza d’urto potenzialmente capace di segnare una svolta vera, nell’interesse delle stesse ragioni democratiche; una forza che certo non può essere sacrificata nè agli accordi politici col Pd, nè alla concertazione sindacale con Confindustria», conclude.
1 commento:
non fare una manifestazione (quella per la stampa libera ) perche questa volta è toccato a militari è una sconfitta per tutta la sinistra e forse la sua fine definititva ,sarebbero stati piu coeranti se avessere annullato per sempre tutte le manifestazioni , visto che di morti uccisi dal capitalismo-imperialismo ce me sono tutti i giorni ,solo negli ultimi 10 giorni e solo in italia ci sono stati almeno 8 uccisi sul lavoro
ha ragioneFerrando non solo non doveva essere annullata ma ndava rafforzata e poteva essere l'occasione per ritrovare un unita' di lotta delle sinistre .che invece in qusto modo si allineano ai comportamenti della destra . grazie
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