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17/05/12

Fabriano - ballottaggio: nessun voto ai responsabili della crisi!


COMUNICATO STAMPA:
Entrambi i candidati fabrianesi al ballottaggio sono invotabili da chiunque abbia a cuore Fabriano ed i suoi abitanti!”, afferma Venturelli, candidato a sindaco del Partito Comunista dei Lavoratori, ”per questo invitiamo tutti a non andare a votare chi è complice e responsabile della crisi italiana e fabrianese!”.
Urbani, già consigliere, è l’espressione diretta del berlusconismo, che ha prodotto i governi più reazionari del secondo dopoguerra ed è stato il principale responsabile della drammatica situazione che viviamo nel nostro Paese. Sagramola, invece, è da anni al Governo della Provincia di Ancona, una delle più colpite dalla crisi a livello nazionale.
“Ci rivolgiamo ai cittadini perché vorremmo capissero due cose”, continua Venturelli, “la prima è che centrodestra e centrosinistra sono espressione politica dello stesso blocco di potere: la grande borghesia industriale e finanziaria. La seconda è che i lavoratori devono finalmente esprimere una loro proposta politica inidpendente, radicale ed anticapitalista, che rovesci i rapporti di forza e ricostruisca una società più equa e giusta!”  



Con preghiera di massima diffusione



Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Provinciale Ancona

09/05/12

NOTA SULLE ELEZIONI DEL 6 MAGGIO IN ITALIA

risultati elettorali delle elezioni amministrative del 6 Maggio in Italia hanno un raccordo col senso generale del voto europeo, ma con molte particolarità nazionali.

Sarà necessaria una analisi più approfondita del voto e dei flussi. Ma è già possibile un giudizio politico d'insieme:
il voto registra anche in Italia la crisi di consenso delle politiche di austerità e sacrifici imposte dalle classi dominanti sullo sfondo della crisi; ma la crisi di consenso delle politiche sociali si intreccia con la crisi specifica degli assetti del bipolarismo italiano e dei partiti borghesi. Penalizzandoli in misura diseguale.

LA PENALIZZAZIONE DEI PARTITI BORGHESI

Il tracollo si concentra in particolare sul PDL, fino a ieri il principale partito borghese in Italia. Prima la crisi del governo Berlusconi e la sua caduta, che hanno privato quel partito della sua guida politica monocratica e del principale fattore di riconoscibilità pubblica; poi il sostegno del PDL a Monti in contraddizione con gli interessi della parte piccolo borghese popolare del proprio blocco sociale; infine la disarticolazione locale in numerose liste civiche- riflesso di un principio di possibile scomposizione- hanno determinato una disfatta elettorale diffusa, con poche eccezioni, sull'intero territorio nazionale. Il PDL è il primo sconfitto del voto.

La Lega Nord evita il tracollo, e tiene l'immagine nazionale grazie al voto di Verona, che peraltro riflette nelle sue misure indubbie particolarità locali. Ma il coinvolgimento nei noti scandali e la guerra intestina hanno avuto un riflesso elettorale pesante. Non solo la Lega non riesce a capitalizzare a proprio vantaggio l'opposizione al governo Monti e il tracollo del PDL, ma arretra pesantemente nelle sue roccaforti lombarde, e sparisce nelle zone di più recente insediamento ( centro Italia).

Il cosiddetto Terzo Polo subisce una sconfitta elettorale significativa, appena attutita dall'accesso al ballottaggio a Genova. Non ha pesato solamente la disarticolazione interna del blocco terzo polista, spesso presentatosi frantumato al proprio interno. Ha pesato soprattutto la sua identificazione incondizionata nel governo Monti nel momento stesso della massima crisi di consenso del governo, e più in generale delle politiche d'austerità in Italia e in Europa.

Il PD è l'unico partito borghese che regge l'impatto del voto, nonostante il proprio sostegno determinante al governo. Il PD ha beneficiato per effetto di rimbalzo della crisi verticale del PDL, della superiorità relativa del proprio insediamento territoriale, della disponibilità di un quadro di coalizione che il centrodestra ha smarrito. Ma al tempo stesso il coinvolgimento nel sostegno a Monti non è stato privo di conseguenze. Il PD ha “tenuto” ma ha subito una erosione diffusa di consensi in molteplici direzioni. Mentre resta del tutto irrisolto il nodo della sua prospettiva nazionale circa i rapporti con gli alleati ( IDV, SEL, FDS) e col Terzo polo.

L'AFFERMAZIONE DEL GRILLISMO

La reazione di rigetto delle politiche dominanti e dei partiti dominanti non ha trovato il proprio canale principale di espressione nella sinistra di opposizione ( come è avvenuto in Grecia, o su altre basi in Francia) ma nell'astensione crescente e soprattutto nel populismo equivoco di Beppe Grillo. Mentre le sinistre ( SEL e FDS) tengono in sostanza le proprie posizioni, il Movimento 5 Stelle realizza un vero e proprio sfondamento, e rappresenta senza dubbio il “vincitore” della prova elettorale del 6 Maggio. Il Grillismo ha polarizzato un elettorato di diversa provenienza politica ( PD, IDV, SEL, PDL, LEGA ) grazie ad un profilo d'immagine semplificato e senza marchio “ideologico” ( Grillo “contro il Palazzo e i Politici ladri”); all'abile diversificazione dei messaggi sociali ( con i precari e i disoccupati, ma anche con gli evasori di Cortina e contro i migranti); all'ostilità pubblica ricevuta da parte di tutti i partiti borghesi di governo, che gli hanno di fatto tirato la volata; alla potente amplificazione mediatica di cui Grillo ha goduto, e che è stata senza paragone col passato. L'alta astensione ha contribuito a sua volta a rafforzare le sue percentuali.
Il successo di Grillo resta concentrato soprattutto nelle città, più che nei piccoli centri, e nel Nord più che al Sud. Ma con una tendenza indubbia all'espansione nazionale del fenomeno. Che di fatto riflette e contribuisce alla crisi della rappresentanza politica borghese.

LA CRISI DELLA RAPPRESENTANZA POLITICA E GLI EFFETTI DEL VOTO SUL GOVERNO

I risultati elettorali fotografano nel loro insieme la crisi della rappresentanza politica in Italia: da un lato la crisi del vecchio bipolarismo della seconda Repubblica, con la destabilizzazione verticale del partito berlusconiano , la crisi della Lega, le contraddizioni irrisolte del blocco di centrosinistra; dall'altro l'assenza ad oggi di un centro di gravità e di ricomposizione degli assetti politici. Lo stesso progetto di Casini di riorganizzare su un nuovo asse una rappresentanza centrale della borghesia italiana esce indebolito dal voto. Mentre la frammentazione complica le cose rispetto alla ridefinizione della legge elettorale.

Questa realtà è destinata a produrre nell'immediato effetti politici contraddittori sullo stesso governo Monti.

Per un verso la crisi dei partiti politici dominanti, ed in particolare del PDL, congela in qualche modo il governo “tecnico”. Per altro verso quella stessa crisi complicherà la sua navigazione, proprio nel momento della massima crisi di consenso sociale delle sue politiche.

Pare improbabile la precipitazione di una crisi di governo ( elezioni ad Ottobre). Il PD resta scudiero di Monti, per conto della grande borghesia e di Napolitano. L'UDC e il Terzo Polo sono votati alla continuità del governo, non avendo altre carte di ricambio e altra base d'appoggio per il loro disegno di ricomposizione centrista. Il punto di massima sofferenza è il PDL, dove si confrontano apertamente opzioni diverse: ma una rottura col governo non porterebbe benefici elettorali immediati, e la maggioranza del suo personale politico dirigente non vuole la rottura.
Al tempo stesso, a meno di un anno dalle elezioni politiche,la crisi di consenso delle politiche del governo e la propria crisi politica spingerà i partiti dominanti ad una maggiore pressione negoziale sull'esecutivo. E Monti avrà più difficoltà che in passato ad equilibrarsi tra i blocchi sociali che PDL e PD gli hanno portato in dote ( piccola e media borghesia, lavoro dipendente pubblico e privato). Anche perchè la recessione economica già in pieno corso in Italia ( e in altri 11 Paesi europei) rende più difficile la gestione della stretta di bilancio imposta dal fiscal compact, riducendo ulteriormente il margine di manovra del governo nel rapporto coi blocchi elettorali dei partiti che lo sostengono.
Tutto lascia pensare che il governo proseguirà, ma su uno sfondo sempre più terremotato dalla crisi politica nazionale.

IL MOVIMENTO OPERAIO ALLA PROVA

Tanto più in questo quadro si misura la crisi di direzione del movimento operaio e dei movimenti di massa.

Nel momento della massima disarticolazione degli equilibri della “seconda Repubblica”, la subalterneità della CGIL al PD, e di riflesso al governo Monti, è di fatto il principale scudo conservativo del quadro politico dominante.
Per questo la parola d'ordine della rottura col PD di tutte le sinistre politiche, sindacali, associative, di movimento, in funzione di una vertenza di lotta unificante attorno ad una piattaforma di mobilitazione indipendente, resta più che mai l'asse generale della nostra proposta politica immediata e del nostro intervento di massa.

Come in Europa, anche i risultati elettorali italiani del 6 Maggio, seppur in modo distorto, spiegano che solo un'irruzione sulla scena politica del movimento operaio e della sua forza di massa può canalizzare la rabbia sociale attorno ad una prospettiva di vera svolta. E viceversa, dentro l'attuale atomizzazione delle lotte, senza lo sviluppo concentrato e radicale dell'azione di classe e di massa, la rabbia di ampi strati popolari finisce col disperdersi nella rassegnazione muta o nel populismo.

Più in generale la crisi politica del campo borghese, la crisi di consenso del governo Monti, rendono ancor più attuale una lotta generale del movimento operaio per una propria soluzione della crisi sull'unico terreno possibile: quello anticapitalistico e rivoluzionario. Il voto italiano ed europeo conferma indirettamente una volta di più un dato di fondo: o il movimento operaio dà la propria risposta radicale alla radicalità della crisi capitalista, ponendosi sul terreno della lotta per il potere dei lavoratori, o la disperazione sociale che si va cumulando cercherà altri canali e altri sbocchi. Contro i lavoratori.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

04/05/12

Il 6 e 7 maggio vota comunista – scegli il PCL

L’attacco di classe portato avanti dal governo Monti, sostenuto dalla triade Pd-Pdl-Udc, ogni giorno di più aumenta la sua portata antiproletaria e antioperaia. Le sinistre cosiddette radicali in questa situazione balbettano o si pongono direttamente al fianco del Pd in attesa delle prossime elezioni politiche che le riportino in parlamento. A livello di elezioni locali Sel è praticamente ovunque parte organica del centrosinistra; così come Rifondazione Comunista e la Federazione della sinistra, che si presentano in solitaria solo in poche eccezioni – spesso non per scelta propria ma del Pd – mentre arrivano anche ad allearsi con l’Udc di Casini e con l’Api di Rutelli.
Alla tornata elettorale del 6 e 7 maggio il Pcl è l’unica forza a sinistra del Prc a presentarsi con una proiezione e una presenza nazionale: a partire dai tre capoluoghi di regione chiamati al voto (Genova, Palermo e Catanzaro) ai tanti centri di medie e piccole dimensioni (Parma, Pistoia, Carrara, Rapallo, Fabriano, Lissone, Castiglion Fiorentino, Bella, e così via).
Il 6 e 7 maggio è importante sostenere, votare e far votare le liste del Partito Comunista dei Lavoratori: per una risposta politica di classe alla crisi capitalista anche sul piano elettorale, per rafforzare l’opposizione al governo di padroni e banchieri, per costruire il partito rivoluzionario.
Dove non siano presenti nostre liste è esclusa da parte nostra ogni sostegno, per quanto critico, a formazioni inserite nell'ambito di coalizioni di centro-sinistra. Le liste di sinistra che si presentino in contrapposizione ad esso, possono godere, da parte delle nostre sezioni territoriali, di un sostegno, ovviamente apertamente critico, come da classico metodo leninista di approccio ai militanti di base e all'elettorato di partiti riformisti o centristi.

Partito Comunista dei Lavoratori

Fabriano: la chiusura della campagna elettorale del PCL sui quotidiani locali

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03/05/12

Elezioni Amministrative Fabriano: Volantino di chiusura campagna elettorale del PCL

Per leggere il volantino distribuito a Fabriano dal PCL in occasione della chiusura della campagna elettorale cliccare sull'immagine ed ingrandire con il tasto sinistro del mouse.


Fabriano: forum candidati del Resto del Carlino (part.12 - emergenza lavoro) - le risposte del PCL

1 – Secondo lei la crisi industriale è al top o ci attendono tempi ancora peggiori?
Le politiche portate avanti negli ultimi decenni in questo territorio oggi presentano il conto alla comunità e a tutta l’economia reale della città. Delocalizzazioni, industria forzatamente monosettore, mancanza di invesimenti, speculazioni, privatizzazioni: hanno causando un effetto domino che continua a mietere vittime. Fabriano è congelata ed impreparata a reagire. I lavoratori e le loro famiglie sono in ginocchio. Nulla hanno fatto politici e sindacalisti per fermare il tracollo. Gli stessi che oggi si presentano alle elezioni comunali, anche sotto simboli apparentemente di sinistra, sono corresponsabili della tragedia per colpa del loro totale immobilismo. Per questo pensiamo che, continuando a non fare nulla, la crisi può solo a peggiorare. E per lo stesso motivo vi invitiamo i lavoratori a rifiutare le richieste di voto di quelli che li hanno traditi e di votare l'unico Partito che ha sempre denunciato tutto ciò e fatto battaglie e proposte concrete: il Partito Comunista dei Lavoratori 
2 – Come può il Comune, che non è un imprenditore, agevolare e salvaguardare l’occupazione?
L'idea del Comune, l'ente che dovrebbe essere più vicino ai cittadini e quindi più democratico, visto come imprenditore mi fa rabbrividire. Un imprenditore prende delle scelte senza doverne rendere conto a nessuno e cerca di guadagnare dalla sua attività. Il Comune invece dovrebbe essere un gruppo di delegati scelti democraticamente dai cittadini che faccia esclusivamente il bene della popolazione. Detto questo penso che se anche ormai non sarà facile bisogna invertire la rotta del passato: basta una città costruita unicamente intorno alle fabbriche di Merloni ed alla Cartiera. Creiamo alternative con l' ecoturismo, l'agriturismo, la produzione agricola ed enogastronomica. Inoltre continuiamo a ripetere che le aziende che chiudono e licenziano vanno Nazionalizzate senza indennizzo e sotto controllo operaio, riconvertite e rilanciate garantendo i livelli occupazionali. Ed il comune deve fare qualcosa di concreto per questo: coordinare e sostenere i lavoratori in lotta e schierarsi apertamente a favore della Nazionalizzazione. 
3 – Come può il Comune convincere gli imprenditori a non delocalizzare?
Innanzitutto non credo che le altre forze politiche presenti a queste elezioni abbiano intenzione di convincere i loro amici imprenditori a non delocalizzare. Ricordiamo che in passato la giunta regionale di centrosinistra ha addirittura finanziato con i soldi pubblici, spacciandola per "internazionalizzazione industriale", la delocalizzazione all'estero di alcune aziende marchigiane. Ma noi diciamo basta. Basta con questi imprenditori senza scrupoli che aprono aziende, percepiscono fondi pubblici, chiedono il massimo dei sacrifici ai propri lavoratori e poi li scarica senza pietà per andare a sfruttare operai ancor più sottopagati all'estero.Ma l'occupazione della fabbrica e la confisca dei macchinari per gli impenditori che delocalizzano saranno un buon disincentivo! 

Fabriano: forum candidati del Resto del Carlino (part.11 - servizi sociali) - le risposte del PCL

1-      Anziani o sostegni alle nuove famiglie: chi privilegerà?
Non vedo perché bisogna scegliere. Gli anziani, sempre di più nel nostro territorio hanno diritto ad una vecchiaia il più possibile serena. Quando stanno bene dobbiamo garantire il loro diritto ad una casa e ad una vita dignitosa. Quando si ammalano dobbiamo offrire loro l'accesso all'assistenza domiciliare o ospedaliera. Questo si fa migliorando i servizi sociosanitari e con aiuti economici agli anziani più poveri. Per le famiglie vale lo stesso discorso. Più servizi per le famiglie che hanno figli piccoli, giovani, disabili. Dall'altra contributi e lavoro per i disoccupati e gli operai in cassa integrazione. Come si trovano i soldi? A livello nazionale il Partito Comunista dei Lavoratori sta portando avanti una battaglia contro il debito pubblico. A Fabriano diciamo, eliminiamo ogni spreco, dopodichè però si vada in deroga al patto di stabilità. Chi se ne frega che non si può. Tante cose che fanno lorsignori non si possono fare. Ma superare il patto di stabilità per sostenere le famiglie è necessario! E ricordiamoci che le famiglie, come stabilito anche in una recente sentenza, non è solo quella tra uomo e donna sposati. Ma anche le coppie di fatto siano esse etero o omosessuali!
2 – Cambierà il sistema dell’erogazione dei fondi per i poveri al momento effettuato a titolo discrezionale dalla Giunta?
Serve un sostegno continuo e sufficiente a garantire l'accesso ai bisogni minimi: casa, cibo, istruzione, salute. Tanto più che la responsabilità legale e morale di chi non riesce a far fronte a se stesso è del comune e del sindaco. Bisogna stanziare dei fondi straordinari e distribuirli in maniera trasparente con un regolamento studiato insieme alle parti sociali. Questi diritti vanno garantiti ed il PCL darà battaglia su questo.
3 – Come prevede di tamponare l’emergenza casa?
Anche su questo fronte il Partito Comunista dei Lavoratori è molto attivo e partecipa al comitato antisfratto che ha già evitato parecchi sfratti ingiusti con i propri presidi. Infatti l'emergenza casa a Fabriano viene subito dopo il dramma del lavoro e richiede perciò soluzioni radicali. Chiediamo finalmente la costruzione di nuovi alloggi popolari, l'obbligo di affitto a per le terze case tenute sfitte, la requisizione delle nuove costruzioni da tempo disabitate per adibirle a case popolari.

Fabriano: forum candidati del Resto del Carlino (part.10 - il comune) - le risposte del PCL

1 – Cosa prevede di cambiare nell’organizzazione interna della macchina comunale?
Pensiamo che la macchina comunale abbia fallito in tutto e per tutto. Dopo essere stata per anni al servizio dei padronati locali in un momento di crisi come questa invece di aiutare i lavoratori in difficoltà ha aumentato le imposte e diminuito i servizi. Ma la cosa peggiore è che la giunta comunale invece di sostenere attivamente la lotta degli operai fabrianesi ha cercato di calmare gli animi e sedare ogni malumore. Così ha favorito lo smantellamento dell'Ardo e del suo indotto e la perdita di migliaia di posti di lavoro. Un sindaco di una città di 30.000 persone in cui due o tremila onesti operai perdono improvvisamente il lavoro a causa di delocalizzazioni, errori nelle politiche industriali e speculazioni avrebbe dovuto quanto meno incatenarsi alle porte del parlamento! Ed invece Sorci non ha fatto nulla. E molti dei candidati sindaci che si presentano oggi alle elezioni erano nella sua maggioranza e sono rimasti ugualmente immobili. E' ora di cambiare aria: è ora di votare Partito Comunista dei Lavoratori. 
2 – Crede che il numero attuale dei dipendenti (circa duecento) sia basso, giusto o eccessivo?
Bella idea, licenziamo pure i lavoratori del comune! Il problema in Italia non è il numero di lavoratori pubblici, ma la scarsa produttività degli enti pubblici. Se i servizi, la burocrazia e la sicurezza funzionassero perfettamente nessuno avrebbe nulla da ridire. Il mal contento dei cittadini è causato dalle Istituzioni che non funzionano. Ma noi dobbiamo spiegare che la colpa non è del singolo lavoratore pubblico. E' della politica, della corruzione, del clientelismo che purtroppo pervadono gli enti pubblici a tutti livelli. Trasparenza nelle assunzioni e nelle attività istituzionali da una parte, efficienza nell'azione amministrativa a favore dei lavoratori e delle loro famiglie dall'altra. Questo è quello che vogliono i cittadini!
3 – Crede che il Comune debba tornare alla gestione diretta dell’acqua ora in mano a Multiservizi?
Il Partito Comunista dei Lavoratori è stato uno dei promootori del vittorioso referendum per l'acqua pubblica. Le forze di "pseudo-sinistra" che formano la maggioranza comunale, provinciale e regionale, hanno rivendicato la vittoria dei referendum: ma poi, nei fatti, fanno cartastraccia della decisione presa a stragrande maggioranza dai cittadini. Questa è la loro democrazia? La Multiservizi è una Società per Azioni a capitale pubblico ma gestione privatistica. Come tutte le aziende di questo tipo è lottizzata dalla politica: ci sono membri del CDA (pagati con soldi pubblici) nominati in rappresentanza dei partiti, tra cui anche Rifondazione Comunista. La Multiservizi rappresenta la privatizzazione dell'acqua, l'aumento dei costi per i cittadini e la rinuncia alle finalità sociali del servizio idrico per gli interessi economici di una SPA. Proprio per chiedere l'applicazione dei referendum il PCL aderisce ai comitati per l’acqua pubblica ed io stesso sono stato impegnato in una recente occupazione degli uffici della Multiservizi.

Fabriano: forum candidati del Resto del Carlino (part.9 - le frazioni) - le risposte del PCL

1 – Serve, secondo lei, un assessorato specifico alle frazioni?
Il proliferare di tutte queste "poltrone" serve solo ad aumentare i costi della politico e, soprattutto, i posti da spartirsi tra gli amichetti di partito. Ci sono già assessori che dovrebbero coprire i vari settori. Che ognuno di essi si occupi tanto di Fabriano capoluogo tanto delle frazioni. Il fenomeno delle "frazioni dimenticate" non ha scuse: il problema non è che manca l'assessore, ma che quelli che ci sono si preoccupano solo dei luoghi simbolo di Fabriano o delle zone dove vivono "le persone che contano" !
2 – Crede sia giusto diminuire l’Imu sulla prima casa per i residenti delle frazioni o piuttosto uniformarla alle tariffe per il capoluogo?
L'IMU si calcola sulla rendita ctastale degli immobili e quindi c'è già una proporzione tra zone centrali o periferiche. Quello che manca è una proporzionalità tra i redditi e le proprietà di chi abita un determinato immobile. E non è un caso: questa tassa è l'ennesimo modo escogitato dal governo dei banchieri per pescare nelle tasche dei lavoratori. Ed i comuni ci si sono buttati a capofitto aumentando l'aliquota a loro favore. La tassa per i grandi proprietari c'era già ed era l'ICI. L'IMU è una tassa vergognosa perchè colpisce solo la povera gente che ha una casa o dei terreni guadagnati con i propri sacrifici, tassando anche la prima casa. Rendiamola gratuita per le persone meno abbienti e tripichiamola per i ricchi! 
3 – Secondo lei le frazioni vanno verso lo spopolamento o il ripopolamento?
Si ripopoleranno. Purtroppo non per amore della campagna, ma perché molte famiglie in difficoltà saranno costrette a cercare abitazioni più a buon mercato o magari ristrutturare le vecchie case degli antenati. Perciò non bisogna abbandonare le frazioni né creare dei veri e propri ghetti. Dobbiamo rendere tutto il territorio comunale più vivibile e garantire i servizi essenziali anche agli abitanti delle frazioni più sperdute. Non devono esistere cittadini di serie a e di serie b!

02/05/12

Fabriano: forum candidati del Resto del Carlino (part.8 - sicurezza e immigrazione) - le risposte del PCL

1 – E’ favorevole alla presenza del consigliere comunale aggiunto in rappresentanza degli stranieri?
Gli stranieri che vivono e lavorano sul nostro territorio devono avere gli stessi diritti e gli stessi doveri dei lavoratori italiani. Oppure, nel 2012, crediamo ancora nel "diritto di nascita" o baggianate del genere??? Noi del PCL non distinguiamo tra italiani e stranieri come ai tempi degli antichi romani. Preferiamo distinguere tra chi lavora e chi ruba, chi si guadagna il pane col sudore della fronte e chi sfruttando il prossimo: insomma tra lavoratori e capitalisti! Gli stranieri che vivono e lavorano da noi dovrebbero avere il pieno diritto alla cittadinanza e quindi anche il diritto di voto!
2 – Crede che serva un potenziamento del numero degli operatori delle forze dell’ordine in città?
In città non mancano sicuramente i presidi delle forze dell'ordine:polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Polizia Muncipale, Polizia Provinciale e Guardie Parco. Ci sembrano più che sufficienti! Nella nostra società ideale però le Forze dell'Ordine dovrebbero essere al servizio del popolo: bisogna pensare ad azioni che rendano questi corpi più vicini alle esigenze dei cittadini. Due le azioni da mettere subito in pratica: 1) avviare delle consultazioni tra la popolazione per individuare le situazioni più critiche 2) promuovere momenti di fraternizzazione tra i lavoratori di polizia e gli altri lavoratori fabrianesi che vivono un momento davvero tragico: cosicchè le Forze dell'Ordine assumano sempre di più il ruolo di sostegno alla cittadinanza e sempre meno quello di organo repressivo. 
3 – E’ favorevole all’idea di installare telecamere lungo la città ed istituire una sorta di ‘Grande fratello’ per monitorare meglio il territorio?
Ci sembra che certe proposte siano delle vere e proprie "sparate populiste" che servono solo a gettare fumo negli occhi della popolazione. La sicurezza non si crea con inutili, invasivi e costosi impianti di sorveglianza stile "grande fratello". La sicurezza si garantisce con una legge realmente uguale per tutti e che sia applicata anche contro quei reati che oggi sembrano coperti da una sorta di immunità: corruzione, malavita, clientelismo, reati finanziari e contro l'ambiente. Detto questo è ovvio che l'insicurezza crescente è data soprattutto dal crollo sociale ed economico del nostro territorio: la crisi economica che colpisce i lavoratori fabrianesi unita al degrado morale del mondo politico ed imprenditoriale è un terreno troppo fertile er la crescita del crimine organizzato. Smantelliamo questa società e creiamone una nuova in cui l'onesta e l'uguaglianza tornino ad essere un valore.

Fabriano: forum candidati del Resto del Carlino (part.7 - ambiente) - le risposte del PCL

1 – Secondo lei quali interventi serviranno per abbassare il valore delle polveri sottili?
Due fronti di intervento. Il primo quello su noi cittadini comuni, le nostre abitudini e l'inquinamento che provochiamo tutti i giorni. Il secondo invece riguarda le realtà industriali ed il trasporto professionale. Per quanto riguarda tutti noi bisogna scoraggiare l'uso dell'auto, specialmente in città. Altro problema è sicuramente il riscaldamento delle case e degli edifici. Risparmio energetico e nuove tecnologie vanno favorite al massimo, anche attraverso l'ammodernamento degli edifici pubblici e l'obbligo di migliorare gli standard negli edifici privati di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazione. Sul fronte delle aziende invece c'è bisogno di maggiori controlli sull'inquinamento (non solo quello atmosferico) e bisogna sfavorire il passaggio di mezzi di trasporto pesanti in città. Infine, dove possibile, intervenire con un aumento delle alberature stradali, ottime contro le polveri sottili. 
2 – Favorevole o contrario alle domeniche a piedi?
Possono essere un momento di riflessione ed un modo simpatico per spingere le famiglie a riappropriarsi della città da pedoni. Però non sono la soluzione. Il modo di vivere che ci ha imposto il capitalismo è del tutto incompatibile con la difesa dell'ambiente. Per ridurre l'inquinamento e fermare i cambiamenti climatici bisogna fare scelte ben più radicali: una pianificazione delle attività umane che non tenga conto solo dello "sviluppo a tutti i costi" e del "Dio danaro", ma che parta dal principio della difesa del bene comune!
3 – Il fiume Giano va scoperchiato o meno lungo l’asse del centro storico?
Sarebbe un operazione complicata, costosissima e anche rischiosa. L'errore è stato fatto decenni fa quando è stato coperto il fiume. Ma prima di sprecare denaro pubblico si pensi alla bonifica del Fiume Giano, la cui qualità delle acque, già compromessa, è stata quest'anno ulteriormente declassata dalla Provincia. Chissà perchè questa operazione di bonifica, molto più utile e meno costosa non è stata fatta dalle giunte che oggi propongono lo scoperchiamento del fiume. Forse perchè non portava guadagni ad imprese edili "amiche" , anzi andrebbero controllati gli scarichi inquinanti gestiti dalla Multiservizi o dalle industrie ammanicate con i politici.

30/04/12

Volantino del PCL Fabriano per il Primo Maggio

Per leggere clicca sull'immagine del volantino ed ingrandisci
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29/04/12

Stipendi a cinque stelle!: solo i compagni del PCL rinunciano agli stipendi d'oro della politica!


Fabriano - elezioni comunali 2012 - Come e Quando si vota?

Si vota il 6 maggio 2012 dalle ore 8.00 alle ore 22.00
e il 7 maggio 2012 dalle ore 7.00 alle ore 15.00



per vedere la lista del PCL cliccare qui

Crisi Fabriano: quei 35 milioni per la nazionalizzazione dell’Ardo!

COMUNICATO STAMPA:

Sono anni che si continuano a spendere soldi per la cassa integrazione o per progetti a breve termine che non risolvono i problemi della terribile crisi lavorativa fabrianese che coinvolge migliaia di lavoratori dell’Ardo e del suo indotto.
“L’unica soluzione concreta e definitiva è quella proposta dal Partito Comunista dei Lavoratori”, afferma Youri Venturelli, candidato sindaco del PCL e anch’esso operaio ex-Ardo in cassa integrazione “cioè la Nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio dell’Ardo e delle altre aziende che stanno chiudendo e la loro riconversione industriale in base ai bisogni del territorio. Spendiamo i 35 milioni di euro ottenuti dall’accordo firmato a Roma per questo progetto!”.
“I costi sarebbero forse addirittura inferiori a quelli affrontati con gli ammortizzatori sociali in questi anni” continua Venturelli, “e la nazionalizzazione è addirittura prevista dall’art.43 della Costituzione. Quindi i politici, i sindacalisti e gli imprenditori che sono contrari hanno solo paura del processo di riconversione pubblica e dell’esempio di democrazia che rappresenterebbe tale operazione. Per non parlare dell’effetto deterrente che avrebbe sulle aziende che de localizzano che verrebbero private seduta stante di stabilimenti e macchinari restituiti alla collettività”.
Per questo il Partito Comunista dei lavoratori, come fa ormai da anni ottenendo consensi sempre più ampi, anche se ancora insufficienti, continuerà in questi giorni la sua campagna davanti alle fabbriche, nelle assemblee, agli incontri pubblici, per la nazionalizzazione delle aziende che chiudono o che licenziano.  

Con preghiera di massima diffusione

Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento Provinciale Ancona

27/04/12

26/04/12

Fabriano: forum candidati del Resto del Carlino (part.6 - scuola e università) - le risposte del PCL

1 – Quale futuro per l’Unifabriano dopo la perdita dei due corsi di laurea breve?
Lo smantellamento della Scuola, dell'Università e della Ricerca pubblica sta portando alla privatizzazione dell'Istruzione e dei saperi: da un lato per far quadrare i conti ai banchieri e ai grandi imprenditori, dall'altro per favorire il grande business dell'Istruzione privata. Detto questo c'è da dire che l'Unifabriano è stata spesso utilizzata a servizio dei potentati locali che hanno approfittato di corsi troppo specifici e monsettoriali per formare gratis e a spese della collettività i loro futuri lavoratori. I corsi vanno subito rivisti. La formazione dei giovani deve essere la più ampia e libera possibile e, soprattutto, deve essere gratuita. Attenzione, se non tagliamo i soldi alle scuole private per sostenere l'Istruzione pubblica la Democrazia è a rischio.
2 – Favorevole o contrario alla nuova Casa di riposo vicino all’Itas Vivarelli?
Gli studenti del Vivarelli sono già scesi in piazza per dire:”Giù le mani dall’Agraria”. I terreni inerenti all’Agraria sono vere e proprie aule per i ragazzi e non si può privarli delle esercitazioni sia pratiche che didattiche per far posto agli interessi privati che non faranno certo opere di beneficenza.
3 – Secondo lei servono nuovi plessi scolastici (anche per gli asili) o sono sufficienti le attuali strutture?
Sono sufficienti. A Fabriano non si deve costruire più nulla che non sia estremamente necessario: stop alle speculazioni edilizie ed al clientelismo. Si valorizzino le strutture già esistenti e si convertano all’interesse pubblico le strutture, anche private, già esistenti.

25/04/12

Volantino per il 25 aprile 2012

Volantino distribuito dal PCL di Fabriano per il 25 aprile 

Fabriano - Papale: “Basta consulenze esterne”

Dal quotidiano Corriere Adriatico del 25/04/2012

Fabriano “Bisogna tornare a garantire il lavoro, dando una svolta concreta a una situazione di precarietà ormai non più tollerabile”. Per Crescenzo Papale della lista del Partito comunista dei lavoratori, che sostiene il candidato a sindaco Youri Venturelli, non si può più tergiversare. Impiegato dell’agenzia delle entrate, 43 anni, Papale auspica una netta inversione di marcia.

Perché si è candidato?
“Perché sono un militante del Pcl. Credo in questo partito, che è indipendente, anticapitalista, ambientalista, di ispirazione egualitaria e libertaria, e lotto per non far pagare la crisi ai lavoratori dipendenti, ai salariati, ai pensionati, ai precari e ai disoccupati”.

Troppe cose non sembrano andare per il verso giusto…
“La classe dirigente ha fallito. Non è un caso che si stiano aggravando, fra le altre, le piaghe del precariato e del lavoro nero. Le banche vanno nazionalizzate per una vera lotta all’evasione”.

Quali sono le priorità?
“La mancanza del lavoro, dato che Fabriano è in crisi per essersi basata troppo a lungo sul monoprodotto. Il Comune deve assicurare il patrocinio alle lotte sociali, ribellarsi al patto di stabilità ed eliminare tutte le consulenze esterne, sfruttando al massimo la competenza e la professionalità dei propri dipendenti”.

24/04/12

La carica di Ferrando per Youri Venturelli

Dal quotiano Corriere Adriatico del 24/04/2012
 

Fabriano A supporto di Youri Venturelli e della sua candidatura, scende a Fabriano Marco Ferrando, portavoce nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori. Ed è un supporto totale, quello che il politico genovese offre all’operaio dell’ex Antonio Merloni attualmente in cassa integrazione “Il nostro è un partito d’istinto ed alternativo - sottolinea Ferrando - La nostra ragione sociale è quella di rappresentare gli interessi degli lavoratori, dei precari e dei disoccupati contro gli interessi di una piccola minoranza che controlla la società. Possiamo far nostro lo slogan di Occupy Wall Street, affermando che noi siamo intenzionati a difendere gli interessi del 99% degli italiani contro quell’1% che attualmente detiene il controllo”. Un problema di coscienza che il PCL intende affrontare attraverso un programma definito “anticapitalista” ed “antisistema”, teso ed attento alle esigenze dei lavoratori. Partendo da questa base si articola il programma locale del partito che intende affrontare i problemi che attualmente toccano da vicino i fabrianesi.

“La crisi epocale di Fabriano - aggiunge Venturelli - non può venir affrontata da chi questa crisi l’ha creata attraverso l’appoggio di politiche di delocalizzazione selvaggia. E se dovessi diventare sindaco il mio impegno ed il patrocinio andrebbe a favore delle lotte dei lavoratori, impegnati nel difendere e nobilitare il loro impiego. È il momento di cambiare, e con il voto questo cambiamento ideale può diventare realtà concreta”. Una candidatura ed un impegno, secondo Venturelli, in rappresentanza di chi (giovani,disoccupati, pensionati ecc.) non ha voce perché “la nostra vita vale più dei loro profitti”.