17/9/2009
La revoca della manifestazione prevista per il 19 Settembre è profondamente negativa e rivelatrice. La morte dei militari italiani in Afghanistan avrebbe dovuto aggiungere una ragione in più alla manifestazione, saldando le ragioni democratiche dell'opposizione a Berlusconi con la denuncia di una missione coloniale e di guerra che proprio il suo governo vuole ulteriormente rafforzare: una missione e un governo che sono i veri responsabili politici e morali dell'accaduto. Viceversa, la revoca della manifestazione, voluta dagli ambienti liberali del PD, ha di fatto un solo significato: ribadire l'unità nazionale a sostegno di una guerra appoggiata e finanziata per quasi 10 anni dalle stesse forze di centrosinistra; e addirittura sacrificare all'unità nazionale militare la stessa battaglia democratica contro Berlusconi: col risultato di fargli un grande e insperato regalo. E' l'ennesima riprova che il liberalismo borghese è del tutto incapace di condurre, con coerenza, la stessa battaglia democratica. Per questo chiediamo a tutte le sinsitre un atto forte di autonomia dal PD: confermando unilateralmente la manifestazione del 19 Settembre, e trasformandola anche nel primo appuntamento di lotta per il ritiro delle truppe dall'Afghanistan.
Partito Comunista dei Lavoratori
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