Lettera aperta ai partiti, ai collettivi, ai sindacati, ai movimenti di lotta del Fabrianese
Al Partito della Rifondazione Comunista – Al Partito dei Comunisti Italiani – A Sinistra Critica – Al Centro Sociale Luigi Fabbri - Circolo Libertario Attilio Franca – a tutti i lavoratori interessati
L’unità nelle lotte passa per dei punti programmatici comuni
Non opportunistiche fusioni politiche o alleanze a scopo puramente elettorale: l’unità della sinistra anticapitalista passa per la promozione di punti programmatici comuni volti al cambiamento strutturale della società.
Questo è l’obbiettivo del Partito Comunista dei Lavoratori e questa è la sfida da portare a Fabriano, capoluogo economico delle Marche in piena crisi:
§ costruzione di un movimento autonomo (dai poteri locali) che comprenda lavoratori, studenti, migranti
§ nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio delle aziende che licenziano e reale riconversione economica ed industriale delle produzioni
§ salvaguardia del nostro territorio e del suo enorme patrimonio ambientale
Invitiamo tutti i singoli e le forze che si schierano senza ambiguità dalla parte dei lavoratori marchigiani e contro il loro padronato a partecipare ad un tavolo di discussione per rilanciare a Fabriano la conflittualità sociale che oggi, nonostante la crisi senza precedenti, tristemente langue nella nostra regione. A partire dalle proposte generali sopraelencate dobbiamo costruire un movimento che sappia tornare nelle fabbriche, nelle scuole e nelle strade attraverso iniziative concrete di controinformazione e di lotta.
Prepariamo insieme un bell’autunno caldo a chi ha sfruttato, defraudato e tradito il nostro territorio e la sua gente.
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