Articolo pubblicato sul quotidiano "Corriere Adriatico" del 28/09/2009
Fabriano “L’unità delle lotte passa per dei punti programmatici comuni, non per opportunistiche fusioni politiche o alleanze a scopo puramente elettorale”. Lo sottolinea a chiare lettere il Partito comunista dei lavoratori della zona montana con una lettera aperta a Rifondazione comunista, ai Comunisti italiani, a Sinistra Critica, al centro sociale autogestito “Luigi Fabbri”, al circolo libertario “Attilio Franca” e ai lavoratori interessati.
“L’unità della sinistra anticapitalista - spiegano gli esponenti del Pcl - passa per la promozione di punti programmatici comuni volti al cambiamento strutturale della società. Sono tre i nostri obiettivi principali: la costruzione di un movimento autonomo dai poteri locali che comprenda lavoratori, studenti e migranti; la nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio delle aziende che licenziano e la reale riconversione economica e industriale delle produzioni; la salvaguardia del nostro territorio e del suo enorme patrimonio ambientale”.
Per il Pcl, che auspica l’organizzazione di un autunno caldo nel Fabrianese, “è assolutamente necessario costruire un movimento che sappia tornare nelle fabbriche, nelle scuole e nelle strade attraverso delle iniziative concrete di controinformazione e di lotta”. C’è fervore, dunque, a sinistra. Un fervore favorito indubbiamente da una fase molto delicata sul piano economico e sociale. E’ in questo quadro che si inserisce, fra l’altro, l’incontro con Giorgio Cremaschi (Fiom nazionale) in programma oggi, alle 18, presso il centro sociale autogestito “Luigi Fabbri”, a Ca’ Maiano. Dopo l’intervento di Cremaschi, esponente della Rete 28 Aprile, seguirà un dibattito con studenti e lavoratori. Per ulteriori informazioni, rivolgersi a collettivofabriano@libero.it.
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