Il 5 settembre 2009, sulle pagine di Liberazione (quotidiano ufficiale del PRC), è uscito un articolo del "compagno" Burgio dal titolo "Ribbetromp-Molotov, le colpe dell'Europa".
IL testo di Burgio evidenzia da un lato il forte ascendete stalin-togliattiano dell'autore e dall'altro una carenza di ricerca storica che per un comunista (nel 2009) dovrebbe essere d'obbligo.
É opportuno, inoltre, fare luce sulle errate interpretazioni e omissioni presenti nel testo del compagno Burgio. Sarebbe più logico, ne sono convinto, provare a dare una più ampia lettura del patto Stalin — Hitler, più approfondita. Cercando di non celare alcuni avvenimenti storci che potrebbero aiutare i compagni o i semplici lettori ad avere un interpretazione più complessiva e forse più chiara di questo avvenimento.
PROVIAMO AD ANALIZZARE ALCUNI ASPETTI
La Pravda il 24 agosto del 1939 (il giorno dopo aver stipulato il famigerato patto "Ribbentrop — Molotov") si affretta a definire il Patto uno "strumento di pace" e "un atto pacifico" che sicuramente contribuirà "a distendere il clima di tensione nell'attuale congiuntura internazionale"…
IL patto nazi-staliniano prevede secondo il protocollo segreto: A) Che la frontiera nord della Lituania costituisce la linea di demarcazione, che separi le zone di influenza della Germania nazista e della Russia Stalinista. B) Per la Polonia, invece, le sfere di interesse sono delimitate approssimativamente dai fiumi Narev, Vistola e San. C) Rimanda inoltre ad una soluzione successiva, presa di comune accordo tra Urss e Germani nazista, l'indipendenza della Polonia dopo la reciproca spartizione. D) Si concorda di mantenere il protocollo segreto.
Ora nel suo testo Burgio scrive:" Diversamente da quanto di vuol ribadire, il patto Ribbentrop — Molotov non comprendeva alcun accordo spartitorio a danno della Polonia, ma soltanto delimitazione di "aree di sicurezza" nei territori di confine…
Niente di più falso!
1) IL testo del protocollo segreto e i suoi contenuti sono riportati in numerosi libri, perfino Tasca, che non possiamo definire un trotskista ortodosso… ne cita l'esistenza nel testo "Due Anni" pag 38, Elleinstein in "Storia " pag20. Ma soprattutto perché il generale Rudenko, al processo di Norimberga (processo ai gerarchi nazisti), come accusatore si rifiuterà in aula di far leggere il testo dell'accordo? Forse è lecito, dunque, domandarsi che vi sia stato un tacito accordo per la spartizione della Polonia e non solo? Si veda a tal riguardo, anchem A. Degli Occhi. "IL Processo di Norimberga" pag 208.
Sin da subito nelle sue prime righe l'impostazione, o meglio la difesa d'ufficio, del compagno Burgio sul patto Ribbentrop — Molotov si fonda su un aspetto profondamente sbagliato quello della non presunta spartizione della Polonia .
Cambiano i tempi, ma il metodo è lo stesso… Magari Burgio domani scriverà che i processi di Mosca in cui i rivoluzionari come Zinoviev, Bucharin, Kamenev erano fondati su reali prove di colpevolezza? (SIC!) Oppure che Trotskij era un agente dell'imperialismo o del nazismo (la Pravda ha cambiato nel corso della storia le accuse di spionaggio, a seconda delle sue alleanze, a Trotskij. Infatti Trotskij sino al 39 era stato una spia nazista dopo il patto tra Germania e Urss diverrà una spia imperialista)? Ancora che il "testamento di Lenin" (ove Lenin demolisce Stalin) è un invenzione dei revisionisti? Ecc…
Tornando al Patto e ai fatti alcune perplessità, accettando anche ipoteticamente la struttura del testo di Burgio (scelta tattica e grandezza di Stalin), rimarrebbero comunque da fare alcune osservazioni, non tutto può essere cancellato come le foto del regime stalinista…
1) Perché, ammesso e concesso come scrive Burgio il " patto si rese indispensabile per prevenire l'attacco nazista all'URSS", Stalin ha consegnato a Hitler centinaia di comunisti e antifascisti tedeschi?
Burgio probabilmente scriverà, permettetemi una sobria illazione, che è stata una scelta tattica… Ma chissà perché questa ennesima difesa d'ufficio non mi convincerebbe…
Ernest Fischer per esempio, in epoca staliniana, ha dichiarato: Quel che non ho mai capito è perché al patto seguirono gesti atroci. Come la consegna dei comunisti ai tedeschi. Questa citazione per dovere di cronoca è di Rossana Rossanda, IL Manifesto del 4 agosto 1972, (difficilmente definibile trotskista) in:"Una conversazione con E. Fisher sul suo itinenario intellettuale e politico".
Tra i prigionieri consegnati a Hitler troviamo H. Kiepenberg un tempo responsabile dell'organizzazione militare del pc tedesco, F. Korichener tra in fondatori del partito comunista tedesco, Pfieffer ex segrtario del partito a Berlino, A. Weissberg dirigente comunista e la moglie di H. Neumman anch'esso dirigente.
Così descrive M. Buber-Neumman, sopravvissuta ai lager nazisti: "IL 3 febbraio gungemmo alla frontiera della Polonia occupata dai russi e dai tedeschi, a Brest Litovsk. Un ufficiale dell'NKVD (servizi segreti stalinisti), insieme a un gruppo di soldati ci condussero al ponte ferroviario. Uomini nella divisa tedesca dell’ SS e del NKVD si salutarono cortesemente: l'ufficiale russo lesse i nostri nomi e ci ordinò di attraversare il ponte.1
Ai nazisti vengono consegnati anche un folto gruppo di ebrei e antifascisti sfuggiti in Urss e alle persecuzioni naziste. Tra loro vi sono i nomi della vedeva del poeta E. Mushan e il compositore H. David 2.
Per parafrasare Burgio " … troppo appetitosa la notizia di un intesa tra comunisti e nazisti", come dargli torto!
2) Perché, sempre ammesso e concesso come scrive Burgio il " patto si rese indispensabile per prevenire l'attacco nazista all'URSS", vi è stata una collaborazione militare tra le due potenze?
La collaborazione militare tra Hitler e il "cuoco piccante" Stalin e molto avanzata anche durante la guerra russo-finlandese. Stalin, siamo nel 9 dicembre del 39, implora l'aiuto alla Germania nazista, Hitler si affretta ad accontentare Stalin. Infatti Hitler da il suo assenso per rifornire i sommergibili russi, che bloccano il golfo di Botnia, alle navi tedesche con carburante tedesco3 (Fabry pag 264).
Ancora. A Murmansk vengo riforniti, da i lacchè di Stalin, di viveri e carburante gli incrociatori tedeschi che conducono operazioni contro le forze alleate inglesi. IL governo nazista e l'ammiraglio tedesco Rader esprimono per questo la loro immensa gratitudine 4 (nsr pag 185).
Si può dunque pensare che questo "patto" non fu solamente una scelta tattica, bensì il preciso disegno di due potenze di spartirsi il bottino.
Come dire proletari di tutto il mondo dividetevi!
3) Perché, sempre ammesso e concesso come scrive Burgio " fu lo "scellerato" patto di Ribbentrop e Molotov a permettere all'Unione sovietica di dotarsi di una potenza militare", in pochi giorni la "potenza militare" l'esercito, l'aviazione sovietica furono polverizzati dall'aggressione nazista?
IL 22 giugno a mezzogiorno, poco dopo l'invasione nazionalsocialista, le truppe tedesche avevano già distrutto 1200 aerei sovietici, dopo 48 ore il numero era salito a 2000 e l'aviazione sovietica, al confine occidentale, era pressoché nulla. Nel giro di tre settimane l'esercito tedesco avanzò per 500 chilometri e distrusse quasi 30 divisioni russe, mentre più di 70 avevano perso la metà degli effettivi.
Quindi sarebbe perlomeno onesto domandarsi che cosa sia servito all'Urss la logica del "prender tempo", se al momento dell'attacco la burocrazia sovietica si è fatta cogliere completamente impreparata? Ma allora quale era la vera funzione del patto se al momento dell'aggressione nazista — e nonostante le numerose segnalazioni pervenuta a Mosca — Hitler ha potuto con estrema facilita invadere il territorio sovietico?
La storia è altra rispetto a quella descritta dal compagno Burgio. Tutto si fonda, questa è l'unica verità, sulla paura di Stalin per la Germania, come tutte le sue scelte politiche anche questa fu dettata dalla difesa dei sui privilegi, della burocrazia stalinista piuttosto che al raggiungimento del socialismo internazionale.
4) Perché, sempre ammesso e concesso come scrive Burgio il " patto si rese indispensabile per prevenire l'attacco nazista all'URSS", Stalin ha data il via nella Russia sovietica e comunista all'esaltazione culturale della Germania nazista?
IL film, stupendo, di Ejzenstein " Aleksandr Neviskij" che esalta la vittoria dei russi sui teutonici barbari germanici scompare dalla circolazione? Perché al medesimo regista gli viene imposto di rappresentare per l'amore della Germania nazista le "Walkirie" di Wagner? Perché Berija, scrive Medvedev, ordina agli imprigionatori dei campi gulag di non chiamare più fascista i prigionieri tedeschi? Perché la Pravda pubblica, in modo regolare, i discorsi di Hitler come per esempio quello del 2 settembre all'indomani dell'invasione della Polonia?
É possibile pensare che più a una scelta tattica Stalin pensasse a una duratura alleanza politica con la Germania in barba ai comunisti di tutto il mondo?
Non so per Burgio, ma sarebbe arduo pensare diversamente…
Si pensa, e Burgio fa così, che la scelta di Stalin, di allearsi con Hitler, sia stata dettata dal rifiuto di una alleanza da parte delle potenze occidentali. Questo è un’ipotesi azzardata. Nel 39, per esempio, le potenze occidentali non hanno dichiarato guerra alla Russia seppur essa abbia partecipato alla spartizione della Polonia con la Germania. Questo si trattava di un tangibile segnale di apertura, da parte delle "democrazie" occidentali, verso Stalin. Non si capirebbe nemmeno perché le potenze occidentali, se avessero avuto come obbiettivo la disintegrazione dell'Urss, si affrettassero ad allearsi con l'Urss e non attesero che i tedeschi piegassero Stalin.
Insomma il patto che ne dica la falsa storiografia stalinista si è trattato di una vera e propria spartizione di territori e materie prime. Fu stipulato al fine si saziare le mire espansionistiche delle due nazioni a spese del popolo polacco, degli stati baltici e balcanici.
Scritto questo e lungi da me, e dal movimento trotskista, equiparare Stalin a Hitelr. Non l'ho abbiamo mai fatto anche quando lo sterminio del trotskista era lo sport preferito dei sicofanti comunisti di Stalin, perché sappiamo quanto importante sia la difesa di uno stato operaio, seppur degenerato, di fronte alle aggressioni naziste e/o imperialisti. Di quanto le conquiste di una economia pianificata nate dalle rivoluzione siano fondamentali. Ma questo non deve oscurare, sembra che continui a farlo almeno per alcuni, le responsabilità di un sistema-quello sovietico — atto a difendere unicamente i suoi interessi di casta invece che quelli del socialismo internazionale.
Per concludere non trovo citazione migliore che quella di S. De Beauver5: " IL patto dava ragione ai trotskisti… La Russia era diventata una potenza imperialista, chiusa come le altre nei suoi interessi egoistici. Del proletariato europeo Stalin s'en foutait…
Eugenio Gemmo D.N. PCL
1 M. Buber-Neumman " Cinquecento vittime del nazi stalinismo"
2 R. Conquest " IL grande terrore"
3 Fabry " IL Patto Hitler — Stalin"
4 NSR Nazi Soviet Relation (archivi della Wilhmestrasse)
5 S. de Beauver "La Force de l'âge,
IL testo di Burgio evidenzia da un lato il forte ascendete stalin-togliattiano dell'autore e dall'altro una carenza di ricerca storica che per un comunista (nel 2009) dovrebbe essere d'obbligo.
É opportuno, inoltre, fare luce sulle errate interpretazioni e omissioni presenti nel testo del compagno Burgio. Sarebbe più logico, ne sono convinto, provare a dare una più ampia lettura del patto Stalin — Hitler, più approfondita. Cercando di non celare alcuni avvenimenti storci che potrebbero aiutare i compagni o i semplici lettori ad avere un interpretazione più complessiva e forse più chiara di questo avvenimento.
PROVIAMO AD ANALIZZARE ALCUNI ASPETTI
La Pravda il 24 agosto del 1939 (il giorno dopo aver stipulato il famigerato patto "Ribbentrop — Molotov") si affretta a definire il Patto uno "strumento di pace" e "un atto pacifico" che sicuramente contribuirà "a distendere il clima di tensione nell'attuale congiuntura internazionale"…
IL patto nazi-staliniano prevede secondo il protocollo segreto: A) Che la frontiera nord della Lituania costituisce la linea di demarcazione, che separi le zone di influenza della Germania nazista e della Russia Stalinista. B) Per la Polonia, invece, le sfere di interesse sono delimitate approssimativamente dai fiumi Narev, Vistola e San. C) Rimanda inoltre ad una soluzione successiva, presa di comune accordo tra Urss e Germani nazista, l'indipendenza della Polonia dopo la reciproca spartizione. D) Si concorda di mantenere il protocollo segreto.
Ora nel suo testo Burgio scrive:" Diversamente da quanto di vuol ribadire, il patto Ribbentrop — Molotov non comprendeva alcun accordo spartitorio a danno della Polonia, ma soltanto delimitazione di "aree di sicurezza" nei territori di confine…
Niente di più falso!
1) IL testo del protocollo segreto e i suoi contenuti sono riportati in numerosi libri, perfino Tasca, che non possiamo definire un trotskista ortodosso… ne cita l'esistenza nel testo "Due Anni" pag 38, Elleinstein in "Storia " pag20. Ma soprattutto perché il generale Rudenko, al processo di Norimberga (processo ai gerarchi nazisti), come accusatore si rifiuterà in aula di far leggere il testo dell'accordo? Forse è lecito, dunque, domandarsi che vi sia stato un tacito accordo per la spartizione della Polonia e non solo? Si veda a tal riguardo, anchem A. Degli Occhi. "IL Processo di Norimberga" pag 208.
Sin da subito nelle sue prime righe l'impostazione, o meglio la difesa d'ufficio, del compagno Burgio sul patto Ribbentrop — Molotov si fonda su un aspetto profondamente sbagliato quello della non presunta spartizione della Polonia .
Cambiano i tempi, ma il metodo è lo stesso… Magari Burgio domani scriverà che i processi di Mosca in cui i rivoluzionari come Zinoviev, Bucharin, Kamenev erano fondati su reali prove di colpevolezza? (SIC!) Oppure che Trotskij era un agente dell'imperialismo o del nazismo (la Pravda ha cambiato nel corso della storia le accuse di spionaggio, a seconda delle sue alleanze, a Trotskij. Infatti Trotskij sino al 39 era stato una spia nazista dopo il patto tra Germania e Urss diverrà una spia imperialista)? Ancora che il "testamento di Lenin" (ove Lenin demolisce Stalin) è un invenzione dei revisionisti? Ecc…
Tornando al Patto e ai fatti alcune perplessità, accettando anche ipoteticamente la struttura del testo di Burgio (scelta tattica e grandezza di Stalin), rimarrebbero comunque da fare alcune osservazioni, non tutto può essere cancellato come le foto del regime stalinista…
1) Perché, ammesso e concesso come scrive Burgio il " patto si rese indispensabile per prevenire l'attacco nazista all'URSS", Stalin ha consegnato a Hitler centinaia di comunisti e antifascisti tedeschi?
Burgio probabilmente scriverà, permettetemi una sobria illazione, che è stata una scelta tattica… Ma chissà perché questa ennesima difesa d'ufficio non mi convincerebbe…
Ernest Fischer per esempio, in epoca staliniana, ha dichiarato: Quel che non ho mai capito è perché al patto seguirono gesti atroci. Come la consegna dei comunisti ai tedeschi. Questa citazione per dovere di cronoca è di Rossana Rossanda, IL Manifesto del 4 agosto 1972, (difficilmente definibile trotskista) in:"Una conversazione con E. Fisher sul suo itinenario intellettuale e politico".
Tra i prigionieri consegnati a Hitler troviamo H. Kiepenberg un tempo responsabile dell'organizzazione militare del pc tedesco, F. Korichener tra in fondatori del partito comunista tedesco, Pfieffer ex segrtario del partito a Berlino, A. Weissberg dirigente comunista e la moglie di H. Neumman anch'esso dirigente.
Così descrive M. Buber-Neumman, sopravvissuta ai lager nazisti: "IL 3 febbraio gungemmo alla frontiera della Polonia occupata dai russi e dai tedeschi, a Brest Litovsk. Un ufficiale dell'NKVD (servizi segreti stalinisti), insieme a un gruppo di soldati ci condussero al ponte ferroviario. Uomini nella divisa tedesca dell’ SS e del NKVD si salutarono cortesemente: l'ufficiale russo lesse i nostri nomi e ci ordinò di attraversare il ponte.1
Ai nazisti vengono consegnati anche un folto gruppo di ebrei e antifascisti sfuggiti in Urss e alle persecuzioni naziste. Tra loro vi sono i nomi della vedeva del poeta E. Mushan e il compositore H. David 2.
Per parafrasare Burgio " … troppo appetitosa la notizia di un intesa tra comunisti e nazisti", come dargli torto!
2) Perché, sempre ammesso e concesso come scrive Burgio il " patto si rese indispensabile per prevenire l'attacco nazista all'URSS", vi è stata una collaborazione militare tra le due potenze?
La collaborazione militare tra Hitler e il "cuoco piccante" Stalin e molto avanzata anche durante la guerra russo-finlandese. Stalin, siamo nel 9 dicembre del 39, implora l'aiuto alla Germania nazista, Hitler si affretta ad accontentare Stalin. Infatti Hitler da il suo assenso per rifornire i sommergibili russi, che bloccano il golfo di Botnia, alle navi tedesche con carburante tedesco3 (Fabry pag 264).
Ancora. A Murmansk vengo riforniti, da i lacchè di Stalin, di viveri e carburante gli incrociatori tedeschi che conducono operazioni contro le forze alleate inglesi. IL governo nazista e l'ammiraglio tedesco Rader esprimono per questo la loro immensa gratitudine 4 (nsr pag 185).
Si può dunque pensare che questo "patto" non fu solamente una scelta tattica, bensì il preciso disegno di due potenze di spartirsi il bottino.
Come dire proletari di tutto il mondo dividetevi!
3) Perché, sempre ammesso e concesso come scrive Burgio " fu lo "scellerato" patto di Ribbentrop e Molotov a permettere all'Unione sovietica di dotarsi di una potenza militare", in pochi giorni la "potenza militare" l'esercito, l'aviazione sovietica furono polverizzati dall'aggressione nazista?
IL 22 giugno a mezzogiorno, poco dopo l'invasione nazionalsocialista, le truppe tedesche avevano già distrutto 1200 aerei sovietici, dopo 48 ore il numero era salito a 2000 e l'aviazione sovietica, al confine occidentale, era pressoché nulla. Nel giro di tre settimane l'esercito tedesco avanzò per 500 chilometri e distrusse quasi 30 divisioni russe, mentre più di 70 avevano perso la metà degli effettivi.
Quindi sarebbe perlomeno onesto domandarsi che cosa sia servito all'Urss la logica del "prender tempo", se al momento dell'attacco la burocrazia sovietica si è fatta cogliere completamente impreparata? Ma allora quale era la vera funzione del patto se al momento dell'aggressione nazista — e nonostante le numerose segnalazioni pervenuta a Mosca — Hitler ha potuto con estrema facilita invadere il territorio sovietico?
La storia è altra rispetto a quella descritta dal compagno Burgio. Tutto si fonda, questa è l'unica verità, sulla paura di Stalin per la Germania, come tutte le sue scelte politiche anche questa fu dettata dalla difesa dei sui privilegi, della burocrazia stalinista piuttosto che al raggiungimento del socialismo internazionale.
4) Perché, sempre ammesso e concesso come scrive Burgio il " patto si rese indispensabile per prevenire l'attacco nazista all'URSS", Stalin ha data il via nella Russia sovietica e comunista all'esaltazione culturale della Germania nazista?
IL film, stupendo, di Ejzenstein " Aleksandr Neviskij" che esalta la vittoria dei russi sui teutonici barbari germanici scompare dalla circolazione? Perché al medesimo regista gli viene imposto di rappresentare per l'amore della Germania nazista le "Walkirie" di Wagner? Perché Berija, scrive Medvedev, ordina agli imprigionatori dei campi gulag di non chiamare più fascista i prigionieri tedeschi? Perché la Pravda pubblica, in modo regolare, i discorsi di Hitler come per esempio quello del 2 settembre all'indomani dell'invasione della Polonia?
É possibile pensare che più a una scelta tattica Stalin pensasse a una duratura alleanza politica con la Germania in barba ai comunisti di tutto il mondo?
Non so per Burgio, ma sarebbe arduo pensare diversamente…
Si pensa, e Burgio fa così, che la scelta di Stalin, di allearsi con Hitler, sia stata dettata dal rifiuto di una alleanza da parte delle potenze occidentali. Questo è un’ipotesi azzardata. Nel 39, per esempio, le potenze occidentali non hanno dichiarato guerra alla Russia seppur essa abbia partecipato alla spartizione della Polonia con la Germania. Questo si trattava di un tangibile segnale di apertura, da parte delle "democrazie" occidentali, verso Stalin. Non si capirebbe nemmeno perché le potenze occidentali, se avessero avuto come obbiettivo la disintegrazione dell'Urss, si affrettassero ad allearsi con l'Urss e non attesero che i tedeschi piegassero Stalin.
Insomma il patto che ne dica la falsa storiografia stalinista si è trattato di una vera e propria spartizione di territori e materie prime. Fu stipulato al fine si saziare le mire espansionistiche delle due nazioni a spese del popolo polacco, degli stati baltici e balcanici.
Scritto questo e lungi da me, e dal movimento trotskista, equiparare Stalin a Hitelr. Non l'ho abbiamo mai fatto anche quando lo sterminio del trotskista era lo sport preferito dei sicofanti comunisti di Stalin, perché sappiamo quanto importante sia la difesa di uno stato operaio, seppur degenerato, di fronte alle aggressioni naziste e/o imperialisti. Di quanto le conquiste di una economia pianificata nate dalle rivoluzione siano fondamentali. Ma questo non deve oscurare, sembra che continui a farlo almeno per alcuni, le responsabilità di un sistema-quello sovietico — atto a difendere unicamente i suoi interessi di casta invece che quelli del socialismo internazionale.
Per concludere non trovo citazione migliore che quella di S. De Beauver5: " IL patto dava ragione ai trotskisti… La Russia era diventata una potenza imperialista, chiusa come le altre nei suoi interessi egoistici. Del proletariato europeo Stalin s'en foutait…
Eugenio Gemmo D.N. PCL
1 M. Buber-Neumman " Cinquecento vittime del nazi stalinismo"
2 R. Conquest " IL grande terrore"
3 Fabry " IL Patto Hitler — Stalin"
4 NSR Nazi Soviet Relation (archivi della Wilhmestrasse)
5 S. de Beauver "La Force de l'âge,
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