Lo scenario, delineatosi in un importante incontro tenutosi a
Bologna in questi ultimi giorni, alla presenza del segretario nazionale
della FIOM, compagno Landini, con alcuni delegati della stessa
organizzazione, anche della Indesit, ha riproposto un futuro drammatico
anche per la seconda impresa fabrianese, che contava circa 3000
dipendenti.
Il PCL sez. di Ancona, da sempre in totale
solitudine ed avvolto dalla più antidemocratica censura, ha denunciato
che la vendita dell'Indesit, in favore della multinazionale
statunitense, la Whirlpool, avrebbe innescato un fatale processo di
dismissione di questa fondamentale impresa fabrianese.
Risulta
inutile ribadire che, dopo il quasi totale smantellamento della
ex-Ardo, principale azienda metalmeccanica del fabrianese, che ha
generato una vera e propria ecatombe occupazionale tra l'Umbria e le
Marche, questa probabile dismissione dell'Indesit, costituisce un
secondo colpo mortale per tutto il distretto industriale fabrianese.
In
questo contesto davvero catastrofico per migliaia di famiglie che
rischiano, da qui a breve, di perdere qualsiasi reddito economico, la
cosiddetta classe politica nazionale e marchigiana "brilla" per il più
immorale immobilismo.
Addirittura, prosegue la nota del PCL
sez. di Ancona, il Presidente del Consiglio dei Ministri del Governo
Italiano, Onorevole Renzi, senza alcun ritegno morale, definì la
cessione dell'Indesit in favore della multinazionale USA, la Whirlpool,
una operazione fantastica!
Oggi i risultati di tale,
sciagurata vendita dell'Indesit, dalla famiglia Merloni alla
multinazionale americana, sono sotto gli occhi di tutti.
L'unico
interesse della Whirlpool era il prestigioso marchio Indesit, con il
presumibile annientamento di tutti i livelli occupazionali!
Per
tutto questo il PCL sez. di Ancona rivendica una immediata
mobilitazione, con forme di lotta selvagge, per salvare l'Indesit di
Fabriano dal suo destino drammatico!
Fabriano, 19/12/2014
Partito Comunista dei Lavoratori
sez. Ancona
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