L'ultima
"sortita pubblicitaria" del Presidente del Consiglio del Governo
Italiano, On. Renzi, costituisce l'ennesima provocazione, di natura
farneticante, quando ritiene tutti gli imprenditori italiani, degli
eroi!
Il PCL sez. di Ancona ritiene che tali appellativi, del
tutto inaccettabili, ricercano nella realtà una vera e propria
criminalizzazione di tutti i lavoratori italiani, prime vittime di un
modello di sviluppo, quale quello neo-liberista, che sta producendo
migliaia di licenziamenti su tutto il territorio nazionale.
E'
forse proprio questo che il "leader" del Governo Italiano sta
ricercando per i suoi progetti plebiscitari e decisamente
incostituzionali, con i quali vuole cancellare dei diritti fondamentali,
come l'art.18 dello Statuto dei lavoratori?
Forse il primo
ministro, On. Renzi, nominato e non eletto democraticamente, quando si
riferisce agli imprenditori eroi, esalta certe grandi famiglie padronali
che non hanno esitato, come accaduto nella regione Marche, a favorire
imponenti processi di delocalizzazione delle proprie imprese, usufruendo
illegalmente dei finanziamenti, proprio della Regione Marche, così come
confermato da una delibera della giunta regionale delle Marche n.1239,
di oltre 10 anni fa?
E' incredibile che certi signori,
artefici del dominio monopolista e mono-settoriale nella regione Marche,
grazie ad alcuni politici di riferimento, siano riusciti a licenziare i
lavoratori con i soldi dei lavoratori!
Pertanto, conclude la
nota politica del PCL sez. di Ancona, è da ritenere immorale la condotta
di un Presidente dl Consiglio dei Ministri, sicuramente il più
anti-operaio dal dopoguerra ad oggi, che persista nel ritenere certi
imprenditori degli eroi, quando gli stessi si sono arricchiti grazie ai
soldi ed agli straordinari sacrifici di tutte le lavoratrici ed i
lavoratori del nostro paese!
Partito Comunista dei Lavoratori
sez. Ancona
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