La strategia politica-autoritaria
del governo Renzi, in decisa funzione incostituzionale e anti-operaia,
attualmente ricerca la cancellazione del diritto di sciopero di tutti i
lavoratori per meglio “modellare” il suo impianto plebiscitario e
anti-democratico. Il P.C.L. sez. di Ancona, denuncia l’ennesimo tentativo del
governo di “destra economica” del sig. Renzi che punta ad annientare uno dopo
l’altro, tutti i diritti democratici del mondo del lavoro in Italia. Dalla
nascita della cosiddetta “Leopolda”, vera e propria lobby politico-affaristica
ideata dall’on. Renzi, allora sindaco di Firenze, si e’ innescata una spirale
anti-democratica, con la quale, non solo si vogliono distruggere i diritti dei
lavoratori italiani, ma si vuole imporre “un modello di stato autoritario” che
esalti il “concetto renziano dell’uomo solo al comando!” In questa ultima fase
politica, utilizzando il pretesto di una assemblea sindacale dei lavoratori che
operano nella struttura storica del Colosseo di Roma, il Presidente del
Consiglio Renzi, con tutto, o quasi, il mondo politico e non solo, si sono
“proiettati” in una nuova crociata contro il diritto di sciopero di tutti i
lavoratori. Se verrà attuata questa ennesima, controriforma volta a cancellare
il diritto di sciopero di tutti i lavoratori italiani, gli stessi si ridurranno
al ruolo disumano di semplici numeri da “gestire” e licenziare quando i cosiddetti
“imprenditori eroi” vorranno a loro “comodo e divertimento”! Il P.C.L. sez. di
Ancona ribadisce la necessità, anche a fronte della drammatica crescita della
povertà, solo per i ceti meno abbienti della società italiana e l’aumento delle
morti di operai nel proprio luogo di lavoro, sulle quali il governo Renzi
continua nella più immorale censura di questa autentica strage, di una urgente
ripresa di una stagione di mobilitazione che conduca alla caduta del peggior
governo anti-operaio che abbia guidato il nostro paese.
PCL sez Ancona
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