04/10/13

UNA “NUOVA MAGGIORANZA” PER LA VECCHIA RAPINA


Il frodatore fiscale Berlusconi ha subito un colpo? Bene. Ma il governo è rimasto lo stesso. La "nuova maggioranza" si regge su Comunione e Liberazione (Formigoni), su provocatori anti operai come Sacconi, su cattolici reazionari come Giovanardi.

Sarebbe questo "il progresso politico" che il PD rivendica?
Si esalta la ritrovata "stabilità" politica. Ma la stabilità che Letta e Alfano rivendicano è solo quella della rapina contro il lavoro. E' un caso che il primo voto di fiducia al governo sia stato quello di Borsa e Confindustria?
La verità è che industriali e banchieri brindano alla "nuova maggioranza". Che utilizzerà, al loro servizio, la stessa sconfitta di Berlusconi per rafforzare l'offensiva contro i lavoratori. PD e Napolitano sono solo i garanti del capitale finanziario.
Eppure le sinistre politiche e sindacali restano immobili (o complici). I vertici della CGIL hanno usato la crisi politica per stringere un patto con Confindustria, e coprire il PD. Sinistra e Libertà per stringere un patto col populista confindustriale Matteo Renzi, amico di Marchionne e Briatore, e prenotare ministeri in un suo futuro governo.
Il risultato? Che 16 milioni di lavoratori sono allo sbando sotto i colpi dei loro avversari. E che il progetto reazionario di Grillo e Casaleggio, pur essendo contro i lavoratori, avrà più spazio per ingannare molti di loro.
Occorre una svolta. E' necessario che tutte le organizzazioni del movimento operaio facciano fronte comune contro il padronato e il suo governo. Che si avanzi un programma di lotta unificante per l'intera classe lavoratrice. Che si organizzi finalmente una mobilitazione vera, tanto radicale quanto lo sono i padroni. Che ci si batta insieme per un'alternativa dei lavoratori. Che è anticapitalistica o non è. Il PCL è l'unico partito che si batte, in ogni lotta per questa prospettiva di rivoluzione.
NO AL GOVERNO LETTA ALFANO.
NESSUNA ILLUSIONE IN RENZI O GRILLO.
CONTRO LA DITTATURA DEGLI INDUSTRIALI E DEI BANCHIERI.
PER UNA REPUBBLICA DEI LAVORATORI
 
Partito Comunista dei Lavoratori

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