CRISI DI TUTTO IL DISTRETTO INDUSTRIALE FABRIANESE: IL RINNOVATO INTERESSE DELLA BANCA MEDIOLANUM PER L’IPOTETICO INGRESSO NEGLI ASSETTI SOCIETARI DEL GRUPPO FEDRIGONI GROUP E QUINDI, DELLE CARTIERE MILIANI, RIPROPONE LO STATO DI DECLINO DELL’INTERO ENTRO-TERRA MARCHIGIANO.
Le ultime notizie relative ad un probabile interessamento della Banca Mediolanum (di proprietà della famiglia Berlusconi) per ipotetica acquisizione di una parte del pacchetto azionario della Fedrigoni Group, proprietaria della Miliani di Fabriano, evidenzia nuovamente il continuo e rapace conflitto tra “poteri forti” nell’arena politico-economica del territorio marchigiano. Risulta incontestabile in proposito, l’esistenza di “un potentato” riconducibile allo pseudo centro-sinistra (Merloni) che ricerca una difesa ad oltranza del proprio controllo anti-democratico sul comprensorio fabrianese, attraverso il fallimentare mono-settore che sta causando un terremoto sociale ed occupazionale. Dall’altro lato si assiste alla presumibile comparsa sullo scenario marchigiano di un capitalismo selvaggio e populista attraverso la presenza, non scontata, della famiglia Berlusconi. Così il S.IN.Cobas delle Miliani denunciò nel 2006 tutti questi strani “interessi” di natura monopolista contro la città di Fabriano. In un lungo articolo pubblicato nel quotidiano il “sole 24 ore” del 4\11\2006, il giornalista Gordon Gekko (uno pseudonimo) disegna un nuovo scenario per la Fedrigoni Group e quindi per le cartiere Miliani, relativo ad un “finanziamento” da parte della Banca Mediolanum, attraverso il sig. Ennio Dorris, azionista della banca riconducibile alla famiglia Berlusconi. Il comitato di base-S.IN.Cobas delle Cartiere Miliani non si capacita se tali notizie siano fondate, l’unica certezza in proposito riguarda l’improvviso ed inatteso abbandono del gruppo cartario da parte dell’ing. Fedrigoni Giuseppe che ha ceduto la sua quota azionaria (circa il 40%) al fratello Fedrigoni Sandro. Da qui la notizia del “finanziamento” di cui, a detta dell’articolista, l’unico rappresentante della famiglia Fedrigoni (ing. Fedrigoni Sandro) aveva assoluta necessità. Purtroppo tutto questo è il risultato della privatizzazione selvaggia che si è voluta imporre alle prestigiose cartiere Miliani, le quali grazie a tutto ciò hanno perso oltre 500 unità occupazionali. Quello che però emerge con forza riguarda la scandalosa volontà politica che ha coinvolto sia il cosiddetto centro-sinistra ed il centro-destra con il silenzio complice del Sindacato Confederale che hanno così rivitalizzato tutto il processo di dimissione e probabile smembramento delle Miliani. Per tutto questo il S.IN.Cobas di Fabriano ritiene che l’attuale “classe politica”, sia di centro-sinistra che di centro-destra sia da annoverare come la peggiore di tutta la storia della Repubblica Italiana, in quanto solo i lavoratori pagheranno queste loro “privatizzazioni”.
Angeloni Antonio
Le ultime notizie relative ad un probabile interessamento della Banca Mediolanum (di proprietà della famiglia Berlusconi) per ipotetica acquisizione di una parte del pacchetto azionario della Fedrigoni Group, proprietaria della Miliani di Fabriano, evidenzia nuovamente il continuo e rapace conflitto tra “poteri forti” nell’arena politico-economica del territorio marchigiano. Risulta incontestabile in proposito, l’esistenza di “un potentato” riconducibile allo pseudo centro-sinistra (Merloni) che ricerca una difesa ad oltranza del proprio controllo anti-democratico sul comprensorio fabrianese, attraverso il fallimentare mono-settore che sta causando un terremoto sociale ed occupazionale. Dall’altro lato si assiste alla presumibile comparsa sullo scenario marchigiano di un capitalismo selvaggio e populista attraverso la presenza, non scontata, della famiglia Berlusconi. Così il S.IN.Cobas delle Miliani denunciò nel 2006 tutti questi strani “interessi” di natura monopolista contro la città di Fabriano. In un lungo articolo pubblicato nel quotidiano il “sole 24 ore” del 4\11\2006, il giornalista Gordon Gekko (uno pseudonimo) disegna un nuovo scenario per la Fedrigoni Group e quindi per le cartiere Miliani, relativo ad un “finanziamento” da parte della Banca Mediolanum, attraverso il sig. Ennio Dorris, azionista della banca riconducibile alla famiglia Berlusconi. Il comitato di base-S.IN.Cobas delle Cartiere Miliani non si capacita se tali notizie siano fondate, l’unica certezza in proposito riguarda l’improvviso ed inatteso abbandono del gruppo cartario da parte dell’ing. Fedrigoni Giuseppe che ha ceduto la sua quota azionaria (circa il 40%) al fratello Fedrigoni Sandro. Da qui la notizia del “finanziamento” di cui, a detta dell’articolista, l’unico rappresentante della famiglia Fedrigoni (ing. Fedrigoni Sandro) aveva assoluta necessità. Purtroppo tutto questo è il risultato della privatizzazione selvaggia che si è voluta imporre alle prestigiose cartiere Miliani, le quali grazie a tutto ciò hanno perso oltre 500 unità occupazionali. Quello che però emerge con forza riguarda la scandalosa volontà politica che ha coinvolto sia il cosiddetto centro-sinistra ed il centro-destra con il silenzio complice del Sindacato Confederale che hanno così rivitalizzato tutto il processo di dimissione e probabile smembramento delle Miliani. Per tutto questo il S.IN.Cobas di Fabriano ritiene che l’attuale “classe politica”, sia di centro-sinistra che di centro-destra sia da annoverare come la peggiore di tutta la storia della Repubblica Italiana, in quanto solo i lavoratori pagheranno queste loro “privatizzazioni”.
Angeloni Antonio