Il vergognoso e deplorevole episodio accaduto in queste ore a Macerata, fa emergere ancora
di più la necessità di una risposta di classe ed anticapitalista a
questi deplorevoli fenomeni. Un’ analisi seria e veritiera del
problema, ci impone di non relegare questo bruttissimo episodio ad un
semplice atto compiuto da uno squilibrato, giovane fascistello, privo di
valori e di formazione culturale emarginato ed isolato dal resto della
società. Questo spregiovole individuo, invece non è altro che il
sottoprodotto della società capitalista che basa il suo agire politico e
sociale sull’oppressione e sfruttamento delle lasse lavoratrice e
proletaria continuamente messa sotto attacco nei diritti e nella libertà
lavorativa e personale, principio di base, che dovrebbe aprire un serio
dibattito e confronto tra tutte quelle sinistre politiche e sindacali
che si riconoscono nella lotta di classe come elemento centrale sul
quale costruire una risposta imprescindibile ed organizzata efficace per
rispondere e reprimere l’ideologia fascista e razzista che sta
dilagando in maniera impressionante non solo nel nostro paese ma anche
sul fronte europeo.
La
verità è che le politiche dominanti di questi anni e decenni hanno arato
il terreno della destra peggiore. Sia accumulando miseria e
disperazione sociale a vantaggio del profitto, sia dirottando la rabbia
sociale contro gli immigrati per impedire che si rivolga contro i
capitalisti, sia legittimando la xenofobia con le politiche di
segregazione e umiliazione dei migranti. Incluse le politiche del
rifiuto: rifiuto di canali umanitari, di una accoglienza dignitosa, di
diritti elementari. Gli accordi criminali stipulati da Minniti con le
bande dei tagliagola libici per segregare decine di migliaia di migranti
in luoghi di tortura e stupri, nel nome della “sicurezza”, hanno
concorso pienamente alla legittimazione del razzismo. Perché non è
razzista solo il criminale che spara sugli immigrati, ma lo sono di più
anche tutte quelle organizzazioni e partiti di varia natura borghese che
si sono puntualmente schierati a favore dei padroni e dei loro
interessi, contro la classe lavoratrice, precari e disoccupati composta
anche da cittadini immigrati provenienti dai vari continenti.
Come Partito Comunista dei Lavoratori, esortiamo tutte le organizzazioni che si oppongono al sistema capitalistico ad impegnarsi nella costruzione di un fronte unico antifascista e antirazzista che possa contrastare in man
Come Partito Comunista dei Lavoratori, esortiamo tutte le organizzazioni che si oppongono al sistema capitalistico ad impegnarsi nella costruzione di un fronte unico antifascista e antirazzista che possa contrastare in man
iera efficace la progressiva ascesa di questi schifosi fenomeni,
nella consapevolezza che anche le questioni legate alla difesa del posto
di lavoro, al diritto abitativo, a quello di una scuola e sanità
pubblica, non possono e non devono apparire elementi di secondo piano
nella generalità del problema legato alla discriminazione raziale e di
genere.
Solo un’ organizzata lotta sul versante di classe può bloccare e sconfiggere i “topi di fogna” del nuovo millennio.
Solo un’ organizzata lotta sul versante di classe può bloccare e sconfiggere i “topi di fogna” del nuovo millennio.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI_COORDINAMENTO REGIONALE MARCHE