25/10/14

OGGETTO: LA CROCIATA DEL GOVERNO RENZI CONTRO L'ART.18 RAPPRESENTA IL PRIMO ATTO DI UNA OFFENSIVA GENERALE CONTRO TUTTI I FONDAMENTALI DIRITTI DEI LAVORATORI ITALIANI.

La rinnovata volontà del governo Renzi, contenuta nel cosiddetto d.l. sul lavoro, indirizzata alla cancellazione di un vero e proprio diritto di civiltà costituito dall'art.18 dello Statuto dei lavoratori, apre un'offensiva anti-democratica e incostituzionale contro tutte le lavoratrici e i lavoratori italiani.
Il PCL sez. di Ancona denuncia l'inerzia e la complicità della maggioranza delle forze politiche e presunte sindacali nazionali, che simulano di non rendersi conto della portata epocale di tale progetto di riforma, che, se realizzato, porterà tutti i lavoratori italiani indietro di almeno 50 anni, ed alimenterà un sistema di precarizzazione che non produrrò nemmeno un posto di lavoro in più!
Non si capisce, continua la nota del PCL di Ancona, come mai perché, oltre al tentativo subdolo del governo Renzi, volto a scatenare una vera guerra tra poveri, non ci si attenga alle normative in materia esistenti in tutti gli altri stati europei, socialmente avanzati, in cui è previsto il reintegro di tutti i lavoratori ingiustamente licenziati, la cosiddetta legge sulla reintegra.
E' necessario, secondo il PCL sez. di Ancona, adottare una immediata strategia di lotta e mobilitazione di tutto il mondo del lavoro italiano contro il governo di "destra economica estrema", presieduto da un Presidente del Consiglio non eletto dal popolo italiano, ma scandalosamente nominato, proprio per asservire agli interessi di certi potentati, i quali non aspettano altro che desertificare l'occupazione e delocalizzare le proprie realtà industriali!
L'unica possibilità di salvare la civiltà del lavoro e la democrazia nei luoghi produttivi, è rappresentata dall'occupazione a brevissima scadenza di tutte le fabbriche, concatenata al blocco di tutte le merci con forme di sciopero selvaggio che paralizzi tutte le comunicazioni, sia stradali, ferroviarie, marittime ed aeree.
Solo così, conclude la nota del PCL, si impediranno licenziamenti selvaggi per ragioni politiche, e si estenderà la tutela dell'art.18 a tutti i lavoratori, inclusi quelli che operano in fabbriche con meno di 15 dipendenti.
E' ora che il governo Renzi venga "licenziato" e mandato a casa, con tutti i suoi "sponsor" nemici della gente che produce ricchezza in Italia. I lavoratori!!!
Fabriano, 16/10/2014

Partito Comunista dei Lavoratori
sez. Ancona

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