01/07/09

Ancona 2/7/09: tutti contro la persecuzione dei comunisti


Pubblichiamo di seguito un comunicato stampa dei CARC, a cui va la nostra solidarietà, che continuano a dover fronteggiare i continui attacchi della magistratura, che assumono ormai il contorno di una persecuzione.
Giovedì 2 luglio presso il Tribunale di Ancona (h. 9:00, Palazzo di Giustizia, Corso Mazzini, 95) si terrà la prima udienza del processo contro il Segretario Nazionale del Partito dei CARC e il Responsabile Nazionale dell’Associazione Solidarietà Proletaria accusati di aver diffamato il PM Paolo Giovagnoli chiamandolo “novello Torquemada” e “giudice dal 270 bis facile”.
Questo procedimento è stato aperto circa un anno e mezzo fa dal PM Marco Pucilli di Ancona, su richiesta di Enrico Di Nicola (procuratore capo uscente di Bologna - sul sito
http://www.carc.it/ è disponile il curriculum di questo persecutore dei comunisti) e dello stesso Giovagnoli che recitando la parte dell’offeso ha materialmente sporto querela. I compagni inquisiti erano il Segretario Nazionale del P-CARC (Pietro Vangeli), il Responsabile Nazionale dell’ASP (Massimo Amore) e altri due compagni dell’ASP (Marco Lenzoni e Romano Rosalba).
Dopo due udienze preliminari (il 5 novembre ’08 e il 17 aprile ‘09) il GUP Paola Mureddu, a dimostrazione del carattere persecutorio del procedimento, ha dato un “colpo al cerchio e uno alla botte”: ha emesso il non luogo a procedere per Marco Lenzoni e Romano Rosalba e ha rinviato a giudizio il Segretario Nazionale del P-CARC e il Responsabile Nazionale dell’ASP.
Questo procedimento si inquadra nella ventennale persecuzione della “carovana” del (n)PCI condotta dai “poteri forti” per cercare di impedire che la classe operaia e il resto delle masse popolari del nostro paese si dotino di un vero partito comunista in grado di guidarle nella lotta per fare dell’Italia un nuovo paese socialista. Dagli anni ’80 fino ad oggi contro la nostra area politica sono stati condotti otto procedimenti giudiziari per “associazione sovversiva” (art. 270 bis), tutti finiti con il “non luogo a procedere” o con l’archiviazione dopo intercettazioni, perquisizioni, arresti, sequestro di materiale, campagne stampa diffamatorie, intimidazioni.
Gli attacchi alla “carovana” del (n)PCI fanno parte dei tentativi della destra reazionaria ed eversiva di cancellare quel che resta dei diritti politici conquistati con la Resistenza Partigiana, mettere fuorilegge i comunisti e tutti coloro che lottano per non pagare la crisi dei padroni, istituire nuovi Tribunali Speciali.
Il 2 luglio sarà una giornata di lotta, resistenza e solidarietà: terremo un presidio davanti al Tribunale di Ancona e i nostri compagni inquisiti all’interno dell’aula passeranno da accusati in accusatori, chiamando al banco degli imputati il PM Giovagnoli e i suoi mandanti (alleghiamo la dichiarazione che i nostri compagni faranno in aula).
Lanciamo l’appello a tutti i comunisti, sinceri democratici, antifascisti, sindacalisti onesti, comitati di lotta, associazione progressiste, lavoratori, studenti, immigrati a partecipare al presidio che terremo il 2 luglio davanti al Tribunale di Ancona (h. 9:00, Palazzo di Giustizia, Corso Mazzini, 95) per dire no alla persecuzione dei comunisti e all’istituzione di nuovi tribunali speciali!
Lanciamo l’appello a tutte le organizzazioni comuniste e progressiste, a tutti i comitati di lotta e sindacati a prendere posizione pubblicamente con un comunicato contro questo procedimento che mira a fare carta straccia di quel che resta dei diritti politici conquistati con la Resistenza Partigiana e mettere fuorilegge i comunisti!
Cogliamo l’occasione per rinnovare i nostri ringraziamenti all’ANPI provinciale di Ancona, che il 22 giugno ci ha permesso di tenere presso la sua sede l’assemblea contro questa persecuzione politica e ringraziamo anche tutti i compagni e le organizzazioni che vi hanno preso parte portando il loro contributo.

La solidarietà è un’arma: usiamola!
Passiamo da accusati in accusatori, mettiamo sotto processo la borghesia!
Costruiamo un fronte unito contro la repressione!
Usiamo anche la lotta contro la repressione per avanzare nella rinascita del movimento comunista!
Facciamo dell’Italia un nuovo paese socialista!
Partito dei CARC

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